In casa Ferrari il Team Principal Mattia Binotto non si nasconde: il dirigente della scuderia di Maranello ha raccontato del “momento speciale”
In casa Ferrari è (quasi) tutto pronto per il Mondiale 2022, quello che nelle intenzioni del Team dovrebbe essere quello del riscatto. Si parte tutti alla pari, d’altronde, considerati i nuovi regolamenti che hanno imposto modifiche sostanziali alle monoposto.
E se Mercedes e Red Bull, le due antagoniste della Rossa, hanno impegnato tempo e risorse fino all’ultimo week end dello scorso mondiale, impegnate nel titolo, a Maranello già da tempo si stanno dedicando anima e corpo alla nuova vettura, la F1-75, nome a ricordare ed indicare il 75mo anniversario del primo modello Ferrari.
Il 17 febbraio è sempre più vicino; è la data cerchiata in rosso da tutti i fan del Cavallino che potranno vedere finalmente la nuova monoposto che sarà guidata da Charles Leclerc e Carlos Sainz.
Intanto i primi passi sono stati già compiuti; detto del nome, due giorni fa gli appassionati hanno potuto sentire il primo rombo del nuovo propulsore Ferrari. Una vera e propria gioia per le orecchie, in attesa che possa regalare soddisfazioni in pista.
La power unit 066/7 è stata accesa alla presenza dei tecnici – seppur in maniera ridotta causa protocolli anti Covid – e naturalmente del Team Principal Mattia Binotto che non ha esitato a commentare l’evento, visto tramite i pc dal resto della GeS non presente di persona.
“E’ un momento speciale, di più rispetto alle occasioni simili in passato. E’ nuova la F1-75 e lavorando da squadra determinata ed unita, questa monoposto completa un percorso di un paio di anni“.
La Ferrari, nella scorsa stagione, ha chiuso al terzo posto il mondiale Costruttori, alle spalle di Mercedes e Red Bull. Un risultato apprezzabile, soprattutto per la lotta con la McLaren, ma di certo non sufficiente per una scuderia storica ed ambiziosa come quella del Cavallino.
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Ben 323,5 i punti raccolti nello scorso mondiale, 48 in più della scuderia inglese, risultata quarta; Carlos Sainz, al primo anno in Ferrari, ha portato in dote ben 164,5, con quattro podi e la classifica generale chiusa al quinto posto, alle spalle dei piloti di Mercedes e Red Bull, oggettivamente irraggiungibili.
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E lo spagnolo ha fatto meglio anche di Leclerc, il “veterano” a Maranello; il monegasco, infatti, ha chiuso il suo mondiale con un solo podio e 159 punti in settima posizione, alle spalle anche di Lando Norris.
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