Alla vigilia del test SBK di Portimao Jonathan Rea fa un bilancio della stagione 2021 e traccia la strada da seguire per battere Razgatlioglu.
Nell’ultimo round della stagione 2021 Jonathan Rea ha perso il titolo SBK, scivolato nelle mani di Toprak Razgatlioglu. Appena 13 punti di differenza in classifica, ma non si è perso d’animo il nordirlandese. Dopo il traguardo ha riapplicato il suo amato numero #65 sulla sua Ninja ZX10RR-R ed è pronto per una nuova sfida.
A dicembre ha testato la moto 2022 a Jerez, poi è ritornato in sella a gennaio sul medesimo circuito, l’8-9 gennaio ancora in pista a Portimao. Sarà il primo confronto diretto con la Ducati e Alvaro Bautista, che girerà insieme agli altri piloti del marchio emiliano della SBK (compreso Danilo Petrucci). Il segreto per battere Toprak sta tutto nella frenata, nella migliore confidenza con le gomme Pirelli, in entrata di curva. Su queste aree sta lavorando per ottimizzare il suo stile di guida. Allo stesso tempo chiede ai suoi uomini di allestire un pacchetto vincente.
Bisogna imparare dagli errori del 2021, una stagione tutto sommato avvincente nonostante la mancata vittoria del titolo mondiale. “Per il 2022 il mio obiettivo è fare meno errori. Come lo facciamo? Dobbiamo migliorare il pacchetto tecnico della moto“. Le prime impressioni sulla nuova versione sono entusiasmanti, il grip sembra migliore, la percorrenza in curva più agevole.
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Ma Jonathan Rea sa di dover lavorare molto anche su se stesso. “Devo cercare di non pensare ai rivali e alle altre moto. L’anno scorso a volte quello è stato il mio più grande errore e nella mia testa sorgevano tanti dubbi. Anche quando abbiamo dei limiti o delle difficoltà, posso comunque competere per vincere le gare. Questo è ciò su cui devo concentrarmi e scommettere un po’ di più su me stesso“.
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A 35 anni di età non ha perso motivazione, anzi. Con un contratto in scadenza a fine anno, il pluricampione britannico punta a mettere la firma sul rinnovo. Battere Razgatlioglu renderebbe tutto più semplice, ma l’impresa non è facile. La Yamaha R1 è una moto quasi impeccabile nelle mani del turco. E non sarà l’unico rivale con cui fare i conti: “Sono curioso di vedere come si comporterà nel 2022. Nel WorldSBK non si sa mai. Nel 2021 tanti giovani piloti sono saliti sul podio. Poi c’è Bautista con Ducati, Redding in BMW e i piloti della MotoGP in Honda – conclude Rea sul portale WorldSBK.com -. Ma io sono concentrato solo su me stesso“.
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