La Ferrari si prepara al Mondiale 2022 e alla gestione di Leclerc e Sainz: l’opinione di un ex pilota della Rossa è chiara
Una Ferrari speranzosa: a un mese e mezzo dall’inizio del Mondiale, a Maranello c’è fiducia sulla competitività della vettura che sarà presentata tra poco più di due settimane.
Il team italiano crede di aver fatto un ottimo lavoro nella progettazione della nuova monoposto, ma sarà la pista – come al solito – a dire tutta la verità. Saranno Leclerc e Sainz in grado di battagliare con Mercedes e Red Bull per la vittoria, si dovranno accontentare di qualche exploit sporadico o, l’ipotesi peggiore, il gap degli scorsi anni non è stato ridotto? L’attesa è elevata perché in questo campionato c’è la sensazione che i valori in campo possano essere rimescolati a la Ferrari vuole farsi trovare pronta.
Lo può fare con quella che Binotto ha definito la miglior coppia tra le 20 del circus: i due piloti della Rossa partiranno alla pari, un’uguaglianza che Sainz è riuscito a conquistarsi sul campo, stupendo tutti per continuità nel suo primo anno a Maranello. Al contrario Leclerc, lo scorso anno indicato un po’ da tutti come il ‘caposquadra’, ha avuto un rendimento altalenante, pagando anche un po’ il conto alla sfortuna.
Proprio di Leclerc e Sainz parla l’ex pilota della Ferrari Ivan Capelli in alcune dichiarazioni rilasciate alla ‘Gazzetta dello Sport’. Si parte dall’ottima stagione di Sainz: “Si è dovuto adeguare ai metodi di una squadra più complicate delle altre e lo ha fatto bene“. Merito della conoscenza dell’italiano per il suo passato alla Toro Rosso ma anche delle sue caratteristiche: “Imposta bene il lavoro – spiega Capelli – e gestisce situazioni e gomme. Leclerc è più rapido sul giro secco“.
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Proprio il monegasco lo scorso anno è andato forse un po’ sotto le aspettative di pilota guida: “Ci si aspettava fosse più caposquadra – dice l’ex Ferrari – ma ci sta che non ci sia riuscito sempre. In precedenza, con Vettel, nessuno gli chiedeva nulla, avere pressioni fa una grande differenza“.
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Ed allora cosa fare in vista del 2022? La soluzione per Capelli è semplice: “Bisogna gestire due piloti con le stesse ambizioni e le stesse possibilità di vincere. Siamo noi italiani che riteniamo serva una gerarchia, gli inglesi hanno spesso messo in pista due star. Sarà poi la stagione nel caso a creare la gerarchia“.
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