Attraverso le parole del suo attuale proprietario, Porsche racconta la storia di una 911 appartenuta ad una leggenda della Formula 1.
La Porsche è uno dei marchi automobilistici più prestigiosi di sempre, che continua a produrre Auto sportive tra le più amate dagli appassionati di motori. La sua tradizione, infatti, è lunga e caratterizzata da momenti salienti, per lo più da ricondurre ad alcuni dei suoi modelli con cui si è imposta sul mercato globale.
Tra questi figura indubbiamente la 911, che ha aperto le porte ad un futuro radioso per la stessa Casa di Stoccarda. Non a caso, ancora oggi si possono riscontrare dettagli chiaramente ispirati allo storico modello sulle vetture di nuova generazione del brand.
Ma negli anni, la Porsche 911 è stata l’Auto prediletta per numerosi volti noti dello spettacolo e dello sport, proprio come Jochen Rindt, pilota di Formula 1 negli Anni Sessanta, che ne ricevette una versione S.
Scomparso prematuramente in occasione del Gran Premio di Monza del 1970 e campione del mondo in quella stessa stagione, Rindt è noto per esser stato definito il primo pilota “pop star” in virtù della sua forte personalità, che gli consentiva di attirare le attenzioni sia dei giornali sportivi che di quelli dello spettacolo.
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Ad assegnare la 911 all’austriaco fu l’importatore Porsche austriaco, che a Salisburgo la registrò come Auto aziendale per lo stesso Rindt nel maggio 1967. Si trattava del primo modello di serie con cerchi Fuchs, che ancora oggi ripropone ma in una versione più recente. La stessa 911 era inoltre dotata di un riscaldatore ausiliario e presentava una livrea di un colore giallo, definito Bahama, appena realizzato dal costruttore ispirandosi alla luce dei Caraibi. Il motore, invece, era in grado di erogare una potenza di 160 cv, consentendo quindi prestazioni di un certo livello per l’epoca. Tuttavia, Rindt non la guidò per molto tempo.
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Attualmente, la Porsche 911 di Rindt si trova in un garage di Vienna in perfette condizioni, anche se non è stato così semplice riportarla ai suoi fasti di un tempo, poiché ha avuto diversi proprietari e corso in svariati eventi rally. Considerati gli innumerevoli danni subiti negli anni, è stato impossibile recuperare tutte le componenti originali, ma ad ogni modo, è ancora lì, nel suo colore giallo caraibico e con modifiche che non intaccano il tipico fascino del modello. Il merito è del suo attuale proprietario, meccanico di professione, che grazie alle sue competenze è riuscito a restaurare la stessa 911 in maniera esemplare.
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