Razali spiega la scelta di puntare su Dovizioso per il team WithU Yamaha RNF.
Quando Andrea Dovizioso ha rifiutato di firmare per l’Aprilia, con cui aveva svolto alcuni test nel 2021, sembrava che le porte della MotoGP fossero ormai chiuse per lui. Ma il “caso Vinales” gli ha permesso di trovare un posto nel team satellite Yamaha.
L’ex team Petronas SRT, diventato ora WithU RNF, ha puntato su di lui e dunque su altro rider di esperienza dopo l’avventura non positiva con Valentino Rossi. L’aspettativa è di ottenere risultati decisamente migliori rispetto a quelli realizzati nel 2021 con il Dottore e con lo stesso Dovi. Nata per crescere soprattutto dei piloti giovani, la squadra malese quest’anno ha nel proprio box sia il 35enne forlivese che il rookie 24enne Darryn Binder proveniente dalla Moto3. Sarà soprattutto l’ex Ducati a dover portare punti.
Team WithU Yamaha RNF MotoGP: Razali spiega l’ingaggio di Dovizioso
Razlan Razali ha avuto modo di spiegare perché, dopo Valentino Rossi, il suo team abbia ingaggiato nuovamente un pilota over 30 nonostante il proposito di puntare sui giovani: “Siamo stati condizionati da Vinales – riporta The-Race.com – dato che è andato Morbidelli è andato nella squadra ufficiale e a noi serviva un pilota per ultime cinque gare. L’unico disponibile in quel momento era Andrea, gradito anche al nostro sponsor (WithU, ndr). Ovviamente Dovi non voleva correre solo cinque GP, voleva un contratto per il 2022”.
Razali ammette che Dovizioso è arrivato praticamente perché non c’era un’altra scelta e perché il suo nome andava bene al partner italiano WithU. Queste dichiarazioni non faranno affatto sorridere il pilota, anche se il manager malese spiega di avere fiducia in lui per il 2022: “Ha esperienza e intelligenza per prepararsi e migliorarsi. Si è allenato duramente. Avrà la stessa moto dei piloti ufficiali, vogliamo che stia tra i primi sei e anche lui se lo aspetta da sé stesso”.
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Il manager malese pensa che Dovi abbia il potenziale per fare bene nel 2022. Guiderà una Yamaha M1 Factory e dunque si ritroverà in una condizione tecnica nettamente superiore a quella del 2021, quando salì su una M1 del 2019.
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L’ex pilota Ducati dovrà essere bravo a sfruttare al meglio i test in Malesia e Indonesia per adattarsi alla nuova Yamaha. Dopo i tanti anni sulla Desmosedici GP, deve imparare a essere competitivo pure con il prototipo giapponese. Fondamentale anche che Razali e il team gli diano tutto il supporto necessario.