Bugatti frena sul futuro elettrico della casa francese e conferma il futuro modello a benzina. Così parla il Ceo Mate Rimac: “C’è un futuro per i motori a combustione”
Mentre l’elettrificazione prende sempre più piede nel mondo dell’Auto, arrivano anche annunci inaspettati e decisamente in controtendenza. Gli appassionati di auto sportive devono fare i conti con la svolta tecnologica, ma Bugatti ha dato un annuncio che va in direzione opposta.
La casa francese nel 2021 ha consegnato 150 hypercar, segnando il record di sempre nei suoi 112 anni di vita. E per quanto riguarda la prossima vettura, ha confermato che l’elettrico può aspettare. Il nuovo modello, infatti, avrà un normale motore a combustione, e quindi parliamo di benzina. Niente motorizzazione elettrica o ibrida, ma una vettura di impostazione classica.
La notizia arriva dal magazine americano “RobbReport” ed è stata rilanciata dall’Ansa. Non si tratta di notizie di corridoio, ma di dichiarazioni del Ceo del marchio francese, Mate Rimac, che ha commentato il futuro di Bugatti. In un video pubblicato dal portale della rivista, il dirigente ha spiegato di non aver molta voglia di parlare di progetti futuri.
Bugatti, l’annuncio sull’elettrico spiazza: il prossimo modello sarà a benzina
“Però, posso garantire che i nostri appassionati rimarranno sbalorditi. La nostra prossima macchina avrà delle caratteristiche che non abbiamo ancora visto su nessuna automobile – si legge sul sito dell’Ansa – e stiamo spingendo per un motore a combustione”. L’auto sportiva di cui parla il Ceo dovrebbe essere l’erede dell’apprezzatissima Chiron, diventata in breve tempo un’auto iconica. Per il debutto del nuovo modello si parla del 2024, che dovrebbe essere l’anno in cui terminerà il ciclo di vita della Chiron (secondo le abitudini della casa). Bugatti, quindi, resterà con le auto a benzina per la felicità dei collezionisti. Circolano le indiscrezioni sul tipo di motore.
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Si pensa a una versione aggiornata del W16 da 8 litri di Veyron, Chiron e tutti gli altri bolidi dell’azienda. Alla base del rifiuto di passare all’elettrico ci sarebbero, principalmente, due ragioni: la prima riguarda il segmento elitario di queste vetture, la seconda è che Bugatti – seppur prestigiosa – fa parte di un piccolo gruppo in abbinamento con Rimac, che costruisce solo auto a batteria. A questo punto è conveniente “compensare” la produzione con sole auto endotermiche, cosa che Bugatti non poteva fare quando aveva la partnership con Volkswagen.