Una vittoria mai davvero in discussione quella del principe del Qatar che conquista la Dakar 2022 con larghissimo margine gestendo un vantaggio sempre piuttosto considerevole
A Sebastian Loeb, tra problemi e qualche difficoltà di navigazione, va dato atto di averci provato fino alla fine. Ma soltanto un cataclisma avrebbe potuto togliere la soddisfazione della quarta vittoria assoluta alla Dakar a Nasser Al Attiyah. Il nobile del Qatar una volta di più scrive una pagina indimenticabile nella storia del più lungo e massacrante del mondo.
Preparatissimo sia da un punto di vista tecnico che fisico, sorretto da una macchina che la scuderia ufficiale Toyota ha preparato e assistito in modo praticamente perfetto, Al Attiyah ha di fatto dominato questa edizione della Dakar. L’ha presa incontro modo molto autorevole fin dalle prime prove speciali. Difendendone poi la leadership per tutta la seconda settimana, nonostante tappe massacranti e i continui assalti degli inseguitori.
Al Attiyah non si è tuttavia limitato a gestire, guardando tutti dall’alto in basso della sua classifica, ma ha cercato di spingere il suo Hilux T1 al limite divertendosi, e riuscendo in più di un’occasione a dimostrarsi superiore anche allo scatenato Loeb, l’unico in grado di metterlo davvero in difficoltà.
E così, dopo due secondi posti consecutivi, Al Attiyah conquista il suo quarto successo assoluto alla Dakar vincendo due delle 12 tappe in programma, entrambe nel corso della prima settimana. Vincendo soprattutto grazie al suo ritmo, alla sua consistenza e alla sua continuità. Al Attiyah, grazie a questo successo, diventa il secondo pilota di maggior successo di sempre nella storia della car, con quattro vittorie, a pari merito con Ari Vatanen ma di gran lunga alle spalle rispetto alle 8 vittorie di Stefan Peterhansel.
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L’ultima tappa, di fatto, è stata una semplice formalità. Al Attiyah, 51 anni, si è limitato a controllare dalle retrovie l’andamento della frazione chiudendo al diciannovesimo posto. L’ultimo test cronometrato, tra Bisha e Jedda, è stato vinto da Lategan, anche lui su Toyota ufficiale. Alle sue spalle in classifica generale, a 27.46” Loeb con il prototipo BRX Hunter della Prodrive e Al Rajhi, con la Toyota della scuderia Overdrive a oltre un’ora. Loeb, per la prima volta al secondo posto della Dakar, il sogno di una vittoria nella classicissima dei rally radi è di nuovo rinviat. Nonostante sei presenze negli ultimi sette anni.
Da sottolineare la notevole competitività nel corso della seconda settimana delle Audi full eletcric, ancora sul podio di tappa con Peterhansel, ma lontane dal vertice della classifica generale a causa delle disastrose prime tappe della settimana scorsa.
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