Nel giro di poche ore e di una sola prova speciale, relativamente breve, cambia di nuovo completamente la classifica generale moto della Dakar 2022
Con tre tappe ancora in programma la Dakar, soprattutto per quanto riguarda la classifica moto, è in costante e continua evoluzione.
Colpo di scena dopo la nona frazione, una tappa in teoria interlocutoria, ma con frangenti molto insidiosi, in vista delle lunghissime frazioni in programma domani e dopodomani. Con Sunderland che si presentava al via di nuovo nelle vestiti leader della classifica, protagonista di una tappa straordinaria che ieri lo aveva visto rimontare molti minuti e ben tre posizioni, l’australiano incappa in una giornata storta, nella quale praticamente nulla va per il verso giusto.
A vincere è il cileno della Honda José Cornejo Florimo che conclude i 275 km (204 cronometrati) che riportava la carovana a Wadi Ad Dawasir davanti a Kevin Benavides, stoicamente ancora in corsa nonostante un brutto infortunio alla spalla, e Ricky Brabec, anche lui su Honda.
Sunderland arriva al traguardo solo quattordicesimo con oltre 8’ di ritardo facendosi mangiare tutto il vantaggio conquistato ieri dall’austriaco Matthias Walkner, solo quarto al traguardo, ma con tempi sufficienti a portarlo al comando della classifica generale.
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Un paradosso, perché Walkner, che fino adesso si è sempre mantenuto tra i primi in classifica senza tuttavia mai vincere una sola tappa, viene premiato soprattutto dalla sua regolarità. Danilo Petrucci chiude in bella evidenza, pur perdendo qualcosa nel finale dopo una partenza decisamente molto aggressiva. Mettendosi sulle ruote proprio di Sunderland, Petrucci chiude al 18esimo posto di giornata. Classifica generale incertissima con Walkner che difende 2.12” su Sunderland, 3.56” su Van Beveren e 4.41” su Quintanilla. Quattro rider di grande valore, con quattro moto diverse, in meno di cinque minuti.
Nelle auto giornata favorevole per il leader della classifica generale Nasser Al Attiyah: tripletta Toyota con tre auto ufficiali giapponesi sul podio. Vince De Villiers, davanti a Lategan e Al Attiyah terzo con 1.04” di ritardo. Sebastian Loeb, sotto indagine per aver perso la ruota di scorta della sua Prodrive (multato ma senza penalizzazioni in classifica), quinto all’arrivo, dovrà tentare il tutto per tutto tra domani (375 km di speciale con 795 km da coprire per arrivare fino a Bisha) e dopodomani in quella che viene considerata la tappa più incerta e difficile in assoluto.
I 39.05” di ritardo da Al Attiyah sono tanti, ma il principe quatariota non può dirsi compleamente al sicuro.
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