Valentino Rossi, dopo il ritiro, arriva una bocciatura per il pilota. Le dichiarazioni, rilasciate recentemente, sono emblematiche
Razlan Razali ha dato vita al nuovo team satellite WithU Yamaha RNF dopo l’addio del main sponsor Petronas. Il divorzio dal colosso petrolifero malese ha costretto a rivedere i piani, cambiando l’organigramma della squadra che ha portato alla riconferma di Wilco Zeelenberg nelle vesti di team manager, ma anche alla separazione dallo storico collaboratore Johan Stigefelt, ex direttore sportivo.
Dal prossimo anno il team di Razali sarà ai nastri di partenza con Andrea Dovizioso e Darryn Binder per riguadagnarsi la fiducia della Casa di Iwata, con cui è legato da un contratto annuale in attesa di rinnovare la fiducia entro i prossimi sei mesi. Ma Razlan, in un’intervista a Speedweek.com ammette due errori commessi nel recente passato: il primo è non aver accettato la prima nuova offerta di Petronas. L’obiettivo era alzare sul prezzo: “Se potessi tornare indietro nel tempo avrei accettato l’offerta contrattuale di Petronas, ma volevo negoziare più soldi“.
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Valentino Rossi, la critica di Razali
Ma Razali va anche controcorrente nel modo di pensare. Guarda lucidamente ai risultati collezionati nella stagione 2021. Un solo podio con Franco Morbidelli, protagonista di un campionato sfortunato a causa dell’infortunio al ginocchio. Quattro top 10 per Valentino Rossi, senza mai riuscire a lottare per la zona podio nelle 18 gare del Mondiale. “Ad essere onesti non avrei dovuto prendere Valentino! Pensavo ci fosse pressione dalla Yamaha, ma non c’era nessuna pressione“.
L’ascesa sul podio del Dottore a Jerez 2020 aveva convinto il manager malese a ingaggiarlo, ma dopo essersi ammalato di Covid-19 i risultati sono calati: “Ma a quel punto la decisione era già stata presa“, ha aggiunto Razlan Razali. “Valentino ha fatto segnare tempi migliori rispetto al passato, ma non è bastato. I piloti più giovani sono molto più veloci“.
