É uno dei film natalizi per eccellenza, un must del palinsesto di qualsiasi rete a cavallo tra Natale e Capodanno, “Una Poltrona per Due” merita davvero di essere raccontato
Copione scartato tre volte, protagonisti cambiati all’ultimo istante. John Landis che riscrive il tracce e dialoghi delle due scene decisive del film giorno prima di girare. “Una Poltrona per Due” è un film unico nel suo genere tra i blockbuster hollywoodiani.
“Una Poltrona per Due”, film culto
Le curiosità intorno a questo film sono molte, una delle più interessanti riguarda l’auto scelta personalmente da John Landis per questo film. Come gli amanti del cinema sanno Landis era un autentico fanatico di automobili. Sua la scelta di distruggere un numero record di auto in “The Blues Brothers” per il quale decise personalmente non solo l’auto protagonista del film, la Bluesmobile, una Dodge Monaco del 1974 smantellata da una dotazione delle auto in forza alla Polizia di Chigago. Sua anche la scelta di distruggere in quello stesso film un numero record di auto nel corso di inseguimenti e posti di blocco. Per “Una Poltrona per due”, il cui titolo originale è “Trading Places”, Landis fece una scelta completamente diversa.
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La Mercedes Grosser
Guardando il copione del film, che era stato scritto da Timothy Harris, Landis propose immediatamente il ruolo di co-protagonista a Dan Aykroyd, partner di Belushi (che era morto pochi mesi prima), cui l’arttore era legatissimo. Aykroyd stava molto male, non voleva recitare. Landis impegò mesi a convincerlo. E quando Richard Pryor fu costretto a rinunciare alla parte principale dopo un brutto malore legato a un abuso di cocaina, Aykroyd suggerì a Landis di testare Eddie Murphy la cui popolarità era in enorme ascesa dopo il successo del suo primo film, “48 Ore”. La strana coppia improvvisata in poche ore diventò un enorme successo.
Inizialmente il copione prevedeva una Rolls Royce Silver Spur, una limousine molto esclusiva e costosissima. Ma a Landis non piacque: “Troppo elegante”. E dopo aver visto un documentario sulla Regina Elisabetta II in visita ufficiale in Germania scelse la Mercedes 600 Grosser. La produzione aveva bisogno di due auto identiche per il film. Ma non c’erano… E Landis si raccomandò che l’auto non subisse nemmeno un graffio durante la lavorazione.
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Un’auto complicata
Ma Mercedes 600 Grosser creò non pochi ritardi alla produzione del film. Alimentata da un sistema idraulico molto complesso che richiedeva una messa in moto di una quindicina di minuti prima che sospensioni e servosterzo entrassero in funzione regolarmente, la Mercedes divenne una delle preoccupazioni di Landis e del suo direttore di produzione incaricato di avviare l’auto un’ora prima di ogni scena.
Dopo la lavorazione del film, che ebbe un enorme successo, la Grosser rimase abbandonata per due anni nel gara della Paramount. Pare sia stata venduta all’asta a un grossista di automobili di New York insieme ad altre auto usate e in pessimo stato. Che fine abbia fatto non si sa. Ma un collezionista di auto cinematografiche di Chicago giura di averla conservata per dieci anni prima di averla venduta a un collezionista di Los Angeles scomparso nel 2012. Dell’auto, nel suo garage, nessuna traccia.