Al suo primo anno in Formula 1, Mick Schumacher avrebbe già dimostrato di poter diventare un pilota di alto livello. L’elogio del collega
Nel 2021, ha fatto il suo debutto in Formula 1 il figlio del leggendario Michael, Mick Schumacher, che al suo primo anno nella massima serie automobilistica si è comportato egregiamente, sia in pista che fuori.
Certo, la macchina non era competitiva, e questo era già stato preannunciato alla vigilia dal suo team, ma il tedesco è comunque riuscito a piazzarsi davanti al suo compagno di squadra Mazepin ad ogni Gran Premio e, talvolta, anche a piloti che disponevano di vetture più veloci della sua.
Perciò, non stupisce che il 22enne abbia già attirato su di sé le attenzioni di Binotto, che lo ha esaltato in più di un’occasione nel corso della stagione, e dei suoi colleghi. In particolare, uno di loro ha rilasciato una recente intervista, in cui ha elogiato le qualità da pilota, e non solo, del giovane Mick.
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“E’ difficile giudicare, perché la vettura era molto lontana dai primi – riporta Nextegen-auto.com –. Però, per chi ha avuto la possibilità di vederlo da vicino, me compreso, si può dire che abbia svolto un lavoro incredibile con una macchina così poco competitiva“. Queste sono le parole di Sebastian Vettel, che durante la stagione ha avuto modo di seguire Schumi Jr, facendogli da mentore ad ogni occasione utile.
“E’ arrivato in Q2 due volte – prosegue il quattro volte iridato –. Ed è stato autore di buone prestazioni in gara, lì dove ha dovuto lottare contro alcune Auto molto più veloci della sua“.
Inoltre, Seb ne ha sottolineato le sue doti da uomo-squadra in circostanze più che complesse, come quelle che ha attraversato quest’anno la Haas. “Ha motivato tutto il team nonostante la macchina non sia mai stata sviluppata da inizio stagione“. E ancora: “Era uno dei primi, se non il primo, ad entrare nel paddock ogni giorno e l’ultimo a lasciarlo – afferma -. Ha mostrato grande interesse nel cercare di migliorare il team“.
In definitiva, il giudizio finale di Vettel su Mick Schumacher non può che essere positivo: “A parte il lavoro in pista e qualche piccolo errore che può capitare all’esordio, credo che abbia fatto un ottimo lavoro“. La speranza è quindi quella di poterlo vedere in condizione di poter esprimere tutto il suo potenziale: “Spero davvero che l’anno prossimo abbia le possibilità di poter dimostrare quello che sa fare” ha infine aggiunto il pilota Aston Martin.
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