Dal 2022 milioni di auto avranno vita dura a circolare nelle città: sta per iniziare una fase di transizione irreversibile.
Vita dura per le auto diesel Euro 4 a partire dal 2022. In base al nuovo blocco antismog designato dall’Ue dieci milioni di auto in tutta Italia non potranno circolare nelle zone verdi delle grandi città. La capitale Roma farà da apripista alle misure restrittive permanenti, mentre in alcune regioni dell’Italia del Nord sono attive norme anti-inquinamento già da tempo, anche se alleviate dallo stato d’emergenza prolungato fino al 31 marzo 2022.
Un problema di non facile risoluzione per tantissimi italiani, visto che si tratta di auto e veicoli venduti fino al 2010 e per nessuno sarà facile disfarsene in breve tempo. Ma questo non è che l’inizio di una transizione energetica che porterà alla fine della produzione delle auto a motore termico dal 2035. Occorre però gradualità perché non si può immaginare di mandare in pensione un terzo dei veicoli che girano sulle strade italiane, motivo per cui è stata chiesta una proroga all’Ue.
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Auto diesel destinate a scomparire
Regioni e città potranno regolarsi a loro discrezione. Ad esempio in Piemonte la circolazione alle auto diesel Euro 4 è vietata fino al 15 aprile nei giorni feriali dalle 8,30 alle 18,30 (a Torino dalle 8 alla 19). Lo stop si può estendere anche al sabato e ai giorni festivi “se l’allerta sale al primo livello arancione”. A Roma l’obiettivo è fermare per sempre le auto diesel dal centro storico entro il 2024. Da novembre 2022 non potranno più circolare nella fascia verse, salvo nuovi slittamenti. A Napoli vietata la circolazione ai veicoli diesel dal lunedì al venerdì dalle 08:30 alle 18:30. Dal 1° gennaio al 31 marzo 2022 le limitazioni saranno valide anche nei Comuni con una popolazione residente di oltre 20.000 abitanti.
Sarà un processo veloce e inarrestabile, tanto che anche le lobby dei costruttori si sono rassegnate e stanno provvedendo alla realizzazioni di motori ibridi ed elettrici. Da diversi anni nel centro delle grandi città non si può più transitare con veicoli Euro 0, Euro 1 ed Euro2. L’escalation proseguirà con le Euro 4 e poi con le Euro 5. Per abbattere le polvere sottili e assicurare un futuro migliore alle nuove generazioni non c’è altra strada, ma toccherà alle classi politiche aiutare i cittadini ad accelerare questa transizione.