Valentino Rossi e un aspetto da temere: “Prima o poi qualcosa non va bene”

Valentino Rossi, in un video realizzato da Dainese, ha toccato aspetti importanti della sua carriera da pilota

Valentino Rossi MotoGP
Valentino Rossi (Getty Images)

Valentino Rossi e Dainese hanno formato un lungo connubio nel Motomondiale. In un recente video realizzato per la nota azienda di abbigliamento moto, il nove volte campione del mondo parla di sicurezza e paura, due fattori importanti nella carriera di un pilota, sempre in corsa sul filo del rasoio, dove un una caduta può insegnarti qualcosa di nuovo ma può costare anche molto cara.

Si sente parlare sempre di ricerca del limite, quel confine tra possibile e impossibile che spesso porta agli incidenti. Un lavoro tecnico, fisico e psicologico che chiama in causa un altro fattore umano come la paura. “Per noi che facciamo uno sport pericoloso la paura è molto importante. Poi c’è qualcuno che fraintende il termine paura e la vede un po’ come un disonore. Invece la paura è importante per capire il limite – spiega Valentino Rossi -. I più bravi sono quelli che riescono ad arrivare sul limite senza mai o meno volte passare di là, ma ci arrivano sempre vicino“.

I piloti migliori non sono sempre coloro che non hanno paura, i coraggiosi che sfidano il destino… E’ un po’ il caso di Marc Marquez, adesso alle prese con un doppio infortunio che rischia di stravolgere la sua carriera. “Se vai sempre senza paura non va bene – ha aggiunto il campione di Tavullia -. Hai dei jolly da giocarti, dei momenti in cui sei talmente in forma che puoi andare di là. Ma se cominci a correre sempre così è normale che prima o poi succede qualcosa che non va bene“.

Leggi anche -> MotoGP, quante cadute nel 2021: il primato a un ex campione del mondo

Valentino Rossi, la sicurezza e il talento

Valentino Rossi Yamaha MotoGP
Valentino Rossi (Foto: LaPresse)

Rifacendosi alla sua esperienza personale, Valentino Rossi ricorda anche quanto sia importante l’uso del casco, anche se in passato era quasi un elemento da biasimare per le giovani generazioni. “Corro quasi da una vita, tutte le volte che non ho messo una protezione mi sono sempre fatto male. Quando ti fai male il tuo corpo cambia sempre, anche se per una cosa piccola. A 14 anni quando andavo in giro per strada mi ricordo che il casco era già obbligatorio, ma se lo mettevi eri un po’ lo sfigato. Mettevi il cappello col pon-pon in inverno ed era più figo. Ma le protezioni sono sempre importanti in strada e ancora di più in pista“.

Infine per ambire a traguardi prestigiosi occorre avere passione e talento. “Nel nostro sport devi osare, ma quando è il momento. Lo sport ti insegna a vivere, per arrivare al top devi rinunciare a fare tante cose, capire se hai talento e ti deve piacere. Quelli che arrivano ad un certo livello – ha concluso il Dottore – significa che si divertono a fare quello che fanno“.

Change privacy settings
×