Luca Marini sarà il pilota di punta del team satellite Ducati VR46. Il fratello di Valentino Rossi eredita una parte dello staff tecnico.
Dopo la premiazione alla 100 Km dei Campioni al Ranch di Tavullia, Luca Marini si gode un momento di pausa sulla neve di Madonna di Campiglio. Chiude la sua prima stagione in MotoGP con un magro bottino di 41 punti e il 19° posto in classifica finale alle spalle del fratello Valentino Rossi che di punti ne ha collezionati tre in più. Non c’erano grandi aspettative per il 2021 sul rookie pesarese, ma dal prossimo anno la musica cambia.
In Ducati VR46 puntano tanto sul ‘Maro’ che qualche sprazzo di talento ha saputo offrirlo all’esordio. Vedi il 5° posto al Red Bull Ring in una gara sul bagnato flag-to-flag e la prima fila conquistata a Misano-2. Quando le sensazioni in sella alla Desmosedici GP19 erano buone ha saputo farsi valere, ma soprattutto nella prima parte del Mondiale ha dovuto sfruttare le prime gare come test, cominciando in primis ad aggiustare i dettagli di ergonomia.
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Marini pilota di punta del team VR46
Nel 2022 però ci saranno aspettative differenti, quindi maggior pressione per Luca Marini. A sua disposizione avrà una Ducati con specifiche factory ed erediterà qualche componente dello staff tecnico di suo fratello Valentino Rossi. A cominciare dal capotecnico David Munoz che sarà il nuovo capotecnico dopo due stagioni al fianco del Dottore. “Volevo un team perfetto“, ha ammesso Luca a Speedweek.com. “Ho un ottimo rapporto con tutti i miei uomini, li conosco molto bene ed è bello vederli anche fuori dalla pista“.
Del resto il capotecnico spagnolo è una figura ben conosciuta negli ambienti di Tavullia, avendo già lavorato con Pecco Bagnaia portandolo alla conquista del titolo mondiale nel 2018. “Penso che sia uno dei migliori capi squadra del paddock. L’ho voluto davvero perché non ho mai avuto la possibilità di lavorare con lui“. L’ex capotecnico Luca Ferraccioli resterà nel team con un altro ruolo e al suo fianco ci sarà anche il telemetrista Daniel Vilar Casal con cui è divenuto vicecampione del mondo di Moto2 nel 2020. Infine, sempre da Valentino Rossi, eredita il coach Idalio Gavira che con il campione di Tavullia ha condiviso gli ultimi tre campionati.
