Guido Meda traccia un bilancio di fine stagione MotoGP: l’ascesa di Bagnaia, l’infortunio di Marquez, l’addio di Rossi e la scelta di Guidotti.
All’Eicma di Milano la celebre voce di Guido Meda fa un bilancio generale dell’ultima stagione di MotoGP ai microfoni di ‘Motosprint’. Il telecronista che accompagna le domeniche dei Gran Premi è ormai un punto di riferimento da oltre venti anni, capace di esaltare gli animi di milioni di appassionati incollati davanti alla TV per assistere alle sfide in pista tra gli assi delle due ruote.
La stagione 2021 ha visto trionfare Fabio Quartararo, il più costante soprattutto nella prima parte del Mondiale, ma ha anche fatto emergere tutto il talento di Pecco Bagnaia pronto a dare battaglia il prossimo anno. Lo show più inebriante di questo campionato porta la firma del pilota Ducati: “L’emozione più bella vedere vincere Bagnaia nella battaglia di Aragon contro Marc Marquez. Quegli ultimi giri sono stati straordinari, la generazione di mezzo contro la generazione nuovissima, è stato il momento più divertente di questa stagione“.
La vera nota dolente è il nuovo infortunio di Marc Marquez che lo ha costretto a saltare le ultime due gare e lascia un punto interrogativo per il futuro. “Se ha le spalle bloccate, l’omero non è perfettamente guarito e si mette anche un problema di visione mi chiedo cosa possa accadere in caso di ricaduta. Mi rincresce che sia mancato, perché è lui quello che dà il livello, lui è il più forte“.
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L’ultima stagione di Rossi e la scelta di Guidotti
Guido Meda si dice deluso per i mancati risultati di Valentino Rossi, non in grado di andare oltre il 10° posto come miglior risultato. “La delusione è Valentino Rossi che non ha beccato una palla in questa stagione, tranne nell’ultima gara. E forse anche Morbidelli per un altro verso, ma mi verrebbe da dire la Petronas in generale, un team dilaniato da vicissitudini interne che hanno portato a cambiare i connotati per l’anno prossimo“.
La stagione 2021 sarà ricordata anche per l’addio di Valentino al Motomondiale dopo 26 anni di carriera leggendaria. “Non ho vissuto l’addio in maniera patetica o struggente. Lui ha rappresentato una buona parte della mia carriera, mi ha portato ad accogliere con serenità la notizia del suo ritiro senza soffrire. Abbiamo un motociclismo italiano che lascia ben sperare“.
Infine il celebre giornalista di Sky Sport offre il suo punto di vista su una delle ultime notizie che hanno pervaso il paddock della MotoGP: il passaggio di Francesco Guidotti alla KTM dopo dieci anni in Ducati. “Non mi aspettavo la scelta KTM di Guidotti, mi aspettavo fosse corteggiato da Suzuki. Questo non mi avrebbe meravigliato, questo invece mi ha colto di sorpresa. Qualcuno dice che il dio business comanda, che è un traditore. No, il mondo del lavoro vale anche per chi fa quel lavoro lì. Se un’azienda ti fa un’offerta migliore e ti fa gestire un team factory è sicuramente più stimolante. Sicuramente lo capisce anche Paolo Campinoti“.