Nessun rimpianto e la voglia di tentare di nuovo la corsa al titolo 2022, le prime dichiarazioni di Jonathan Rea spazzano le voci di un possibile ritiro
Se c’è un risultato significativo che la sconfitta in Indonesia di Jonathan Rea, che ha abbandonato il suo scettro del mondiale Superbike a vantaggio del pilota turco della Yamaha Toprak Razgatlioglu, è che la sconfitta ha stuzzicato la competitività del nordirlandese.
E se qualche mese fa si parlava senza troppi mezzi termini di un possibile ritiro di Rea dalla Superbike, per dedicarsi a un’attività parziale, magari da collaudatore, l’unico argomento che tiene banco dopo la clamorosa sconfitta che gli è costata il mondiale sul circuito di Mandalika In Indonesia, è che Rea non ha alcuna intenzione di lasciare la Superbike.
La doppia vittoria in Indonesia, in effetti, è stata la classica vittoria di Pirro per l’ex campione del mondo costretto a recuperare troppi punti rispetto a Razgatlioglu per riacciuffare un titolo che alcuni mesi fa sembrava scontato.
Interrotta la straordinaria serie di successi con sette titoli mondiali uno dietro all’altro, Rea è stato costretto a cedere anche il titolo costruttori. Una clamorosa sconfitta per la Kawasaki che fino allo scorso anno correva senza rivali.
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Parlando a lungo e a ruota libera con la BBC, nel corso di un’intervista in cui ha chiacchierato di sé, del suo futuro, ed è proprio il rapporto con la Kawasaki, Rea è stato chiarissimo: “Non ho mai parlato di ritiro e, se devo essere sincero, non ho nemmeno mai avuto l’intenzione di allontanarmi da un mondo delle corse e delle competizioni che è mio e che amo profondamente. Sono stanco, è vero. L’anno è stato intensissimo e per certi versi anche deludente. Ma voglio partire proprio da questo: e lo farò da subito, tra un mese…”
Jonathan Rea, infatti, ha dato l’appuntamento agli ingegneri della Kawasaki e a tutto il suo staff per iniziare immediatamente il lavoro in vista della prossima stagione. Il team ufficiale si riunirà il 14 dicembre per pianificare la prossima stagione.
“Non ho nulla da rimpiangere e nulla da recriminare – conclude Rea – se non alcuni errori commessi nel corso della stagione che mi sono costati il titolo. Toprak, così come la Yamaha, si sono dimostrati avversari straordinari e molto più continui. Ed è proprio su questo che dovremmo lavorare. Dovremo fare tutti un grande salto di qualità”.
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