Toto Wolff, team principal della Mercedes, non nasconde la propria incredulità: “Pensavo ad uno scherzo, succedono cose strane”
Non credeva ai propri occhi Toto Wolff quando si è visto arrivare il messaggio su whatsapp. Il team principal della Mercedes ha raccontato tutta la propria incredulità, spiegando anche i dettagli di quanto accaduto in Brasile prima della Sprint Race. Tutto fa riferimento alla sanzione subita da Lewis Hamilton per la irregolarità dell’ala posteriore riscontrata subito dopo le qualifiche: “I controlli tecnici sono stati falliti per un’inezia. Sono 0,2 millimetri oltre gli 85 previsti dal regolamento“.
Proprio la misura molto piccola ha creato non poche difficoltà ai commissari come spiegato dallo stesso manager Mercedes: “Questo credo che ha messo in una situazione molto difficile i commissari sportivi. Onestamente fino al tardo pomeriggio di sabato pensavamo di essere in regola“.
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Toto Wolff e la sanzione ad Hamilton: “Pensavo ad uno scherzo”
La sanzione per Hamilton è arrivata questo un giorno dopo la scoperta dell’irregolarità e Wolff racconta il perché non se l’attendeva più: “Avevamo l’ala danneggiata: a sinistra e al centro era nei limini, a destra no. Quindi avevamo uno svantaggio per le prestazioni“.
Ecco il motivo per il quale “considerando tutti questi fattori, pensavamo che la Fia avrebbe capito il danno e che non avevamo violato la normativa. Hanno anche detto che non c’era nulla di intenzionale da parte nostra“. Invece, è arrivata la squalifica: “Non ci potevo credere. Quando ho visto il messaggio WhatsApp pensavo ad uno scherzo. Succedono cose strane ma è necessario sapere incassare“. Hamilton lo ha fatto benissimo partendo dall’ultimo posto in griglia e riuscendo a risalire fino alla quinta posizione. Una rimonta importante che consente all’inglese di partire dal decimo posto nel GP considerata la penalità per il cambio motore.