“Marquez rischia la botta finale”: l’allarme di un ex pilota

Marquez rischia la carriera? Ancora non si sa, ma c’è un po’ di preoccupazione. Melandri, ex pilota, non è sicuro di come andranno le cose.

Marc Marquez
Marc Marquez (©LaPresse)

La sfortuna non smette di accanirsi su Marc Marquez. Dopo la frattura e le operazioni all’omero destro del 2020, adesso l’otto volte campione del mondo sta facendo i conti con un nuovo serio infortunio.

Una caduta durante un allenamento in motocross gli ha provocato una diplopia (visione doppia) e una paralisi del quarto nervo destro con interessamento del muscolo obliquo superiore. I dottori hanno deciso di procedere con una terapia conservativa, ma un’operazione chirurgica non va esclusa. Dipende da come procederanno le prossime settimane, i tempi di recupero sono incerti (comunque serviranno alcuni mesi).

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MotoGP, il pensiero di Melandri su Marquez

Melandri
Marco Melandri (©LaPresse)

Marco Melandri in un’intervista a La Gazzetta dello Sport ha espresso il suo punto di vista sulla difficile situazione che sta attraversando Marquez: «Se rivedremo il vero Marc? Dipende dai tempi di recupero. La diplopia paradossalmente è meno invasiva della frattura a un osso, ma non ti dà tempi certi di recupero. E non sapendo se devi operarti o meno, puoi avere paura. Saranno decisivi i prossimi due mesi. Può prepararsi fisicamente, ma se l’attesa si prolunga potrebbero subentrare difficoltà a livello mentale».

L’ex pilota MotoGP e Superbike non sa esprimersi sul fatto che la carriera di Marc sia a rischio o meno, però ammette che è normale che vi sia della preoccupazione: «Ora nessuno lo sa. Marc è uno che non molla mai e sa risollevarsi quando sembra impossibile. Ma se non recupera per l’inizio del 2022 potrebbe essere la botta finale. Anche ai supereroi può scattare qualcosa in testa. Spero di rivederlo in pista».

Melandri auspica che nei prossimi mesi il fenomeno di Cervera recuperi dal problema che lo ha costretto a chiudere anticipatamente la stagione. Se le cose dovessero andare a rilento, non esclude contraccolpi psicologici per il rider Honda.

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