Ducati sfiora ancora una volta il titolo piloti, ma conquista quello dei costruttori e resta in gioco nel Mondiale per Team. Il 2022 sarà l’anno della riscossa.
Ducati sta per archiviare la stagione MotoGP 2021 con cinque vittorie (tre di Pecco Bagnaia e due di Jack Miller) e cinque pole position consecutive da parte del vicecampione del mondo. Titolo Costruttori in cassaforte dopo il doppio podio di Algarve e in ballo c’è ancora il Mondiale per Team, un altro magro premio di consolazione per la mancata conquista del titolo piloti. Ma a Borgo Panigale hanno posto le basi per il futuro, con una Desmosedici che si presenterà ai nastri di partenza del prossimo anno con una base più che ottimale.
Ultima gara a Valencia per togliersi le ultime soddisfazioni e poi mente e cuore all’ultimo test invernale a Jerez del 18-19 novembre. Sarà allora che vedremo una prima vera bozza della Ducati GP22, con alcune novità importanti provate da Michele Pirro nelle ultime settimane e ora al vaglio dei piloti ufficiali. Il prototipo emiliano ha compiuto un bel balzo in avanti nell’ultima stagione, anche senza apportare modifiche al motore per via del congelamento imposto dal regolamento. Adesso sarà possibile lavorare a 360 gradi, ma per Gigi Dall’Igna e i suoi collaboratori si tratta di limare solo i dettagli. E provare a guadagnare qualche cavallo in più, dal momento che la potenza è sempre stato il pallino del Direttore Generale.
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Gli ingredienti per un Mondiale 2022 avvincente ci sono tutti. Ducati scenderà in campo con otto moto, cinque con caratteristiche ufficiali, le restanti tre avranno gli ultimi aggiornamenti del 2021. Più dati da raccogliere, più veloce potrebbe risultare lo sviluppo futuro delle Desmosedici GP. Dall’Igna ha saputo creare una Rossa in grado di adattarsi a tutti gli stili di guida e a tutti i tipi di circuito, ottimizzando la percorrenza di curva che fino a un anno fa era un tallone d’Achille. Manca solo più costanza e un pilota di punta che sappia fare da trascinatore per i colleghi di marca.
L’obiettivo è solo uno: il titolo piloti. E’ stato sfiorato per tre anni da Andrea Dovizioso, quest’anno da Pecco Bagnaia, ora manca l’ultima zampata. “Abbiamo cambiato tutta la line-up dei nostri piloti, era difficile puntare al risultato importante – spiega Gigi Dall’Igna dopo la gara di Algarve -. Anche se ci siamo andati molto vicini. Usciamo migliorati da questa stagione, possiamo essere protagonisti in tutte le gare e puntare dal prossimo anno al titolo più importante”. Probabilmente Ducati ha trovato anche il suo riferimento in Pecco Bagnaia: “Siamo una squadra senza gerarchie, ma è evidente che Pecco sta giocando un ruolo centrale e merita le nostre attenzioni“.
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