Marc Marquez non ritornerà in pista prima di febbraio. Dubbi sulle condizioni del nervo ottico, un problema già accaduto nel 2011.
Dopo aver saltato l’intera stagione 2021 e i primi due Gran Premi del 2022 a causa dell’infortunio riportato a Jerez nel luglio 2020, Marc Marquez sembrava ritornare progressivamente ai livelli del passato, con il suo ritmo martellante in grado di inanellare vittorie e podi in sequenze da record. Reduce dalle vittorie di Austin e Misano-2, in tanti aspettavano di rivederlo all’opera a Portimao, sullo stesso circuito in cui ha fatto ritorno lo scorso aprile dopo il lungo stop.
Ma da casa Honda è arrivato un comunicato scarno come fulmine a ciel sereno, in cui annunciava che Marc Marquez avrebbe saltato il week-end portoghese. La causa: commozione cerebrale, una diagnosi che non ha mai convinto colleghi e tifosi fino in fondo. Martedì è arrivata la seconda nota ufficiale dal team dell’Ala dorata: il campione di Cervera è ritornato ad accusare la diplopia, un disturbo visivo di cui ha già sofferto in passato e che semina dubbi sul rientro in pista.
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Il “déjà vu” del nervo ottico
Era la stagione 2011, Marc Marquez era approdato in Moto2 dopo aver conquistato il titolo della 125cc. Era in lotta per il secondo Mondiale, sfidando l’attuale collaudatore Stefan Bradl, collezionando sette vittorie e tre secondi posti. Arrivati alla penultima gara dell’anno, durante il GP della Malesia, il fenomeno di Cervera riportò una caduta nelle FP1 provocandogli una perdita di lucidità. Costretto a saltare la gara e quella finale di Valencia, con il titolo finito nelle mani di Bradl, gli venne successivamente riscontrata la diplopia verticale causato da un edema periorbitale.
A distanza di due mesi Marc Marquez fu sottoposto a intervento chirurgico. Si parlava di carriera a rischio, ma da lì a breve fu in grado di rimettersi in sella e vincere il Mondiale Moto2 nel 2012, contro ogni pronostico. Adesso si ritrova a rivivere quella terribile situazione e non è escluso che debba ritornare in sala operatoria. Durante la visita effettuata all’Hospital Clinic di Barcellona, il dottor Sanchez Dalmau, specialista in Oftalmologia, parla di “trattamento conservativo con visite periodiche per capire l’evoluzione clinica“. Se la diplopia non si risolverà spontaneamente, sarà necessario intervenire chirurgicamente per ridurre l’edema. Nella migliore ipotesi sarà in pista nel test IRTA di febbraio a Sepang.