Il Decreto Infrastrutture prevede un’importante novità per i neopatentati: cade il limite di potenza, ma a condizione che siano rispettati alcuni requisiti.
I neopatentati, secondo quanto previsto dal Codice della Strada, sono chiamati a rispettare regole ben precise quando si mettono al volante pensate proprio per limitare la possibilità che possano andare incontro a incidenti a causa della loro inesperienza. Proprio per questo almeno per i primi tre anni dal conseguimento della patente non è possibile utilizzare vetture particolarmente potenti. La situazione potrebbe essere però destinata a cambiare secondo quanto previsto nel Decreto Infrastrutture.
Una delle novità previste nel provvedimento andrebbe infatti a modificare il comportamento che finora dovrebbero tenere i più giovani alla guida. Uno degli emendamenti riguarda proprio il limite di potenza che dev’essere rispettato nei primi dodici mesi calcolati dal giorno in cui si è preso la licennza.
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Nel primo anno di guida sarà possibile utilizzare ogni tipo di veicolo, senza alcuna limitazione relativa alla potenza, a condizione che sia presente almeno un guidatore esperto a bordo. In questo scenario rientrano un istruttore o una persona di età non superiore a 65 anni, munita di patente valida per la stessa categoria (o per una categoria superiore: C o D) e conseguita da almeno 10 anni. Queste sono le stesse categorie di persone che possono viaggiare con un giovane in possesso del foglio rosa. Chi si trova con lui dovrà però necessariamente posizionarsi al suo fianco.
Tutti gli altri vincoli validi per i neopatentati restano comunque validi. Non è infatti possibile per i primi tre anni superare i 100 km/h nelle autostrade e 90 km/h nelle strade extraurbane principali, a prescindere se al fianco ci sia o meno un accompagnatore esperto. In caso di decurtazione dei punti dalla patente questa sarà doppia, oltre a dover essere sempre pari a zero il tasso alcolemico.
La modifica della legge sarà effettiva dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del Decreto Infrastrutture, già approvata alla Camera e ora in attesa dello scontato ok del Senato. Questa, salvo ulteriori rinvii, è prevista a metà novembre.
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