Vettel, un gesto da ricordare. Il collega rivela: “Era preoccupato per me”

Sebastian Vettel si è reso protagonista di un gesto da ricordare. “Era preoccupato per me” l’ammissione del collega

Sebastian Vettel
Sebastian Vettel (Getty Images)

L’incidente nel GP del Bahrain del 2020 di cui è stato vittima Romain Grosjean è ancora vivo nella mente di tutti, nonostante sia trascorso quasi un anno da quel terribile giorno, finito fortunatamente senza conseguenze letali. Era il 29 novembre scorso e la Haas del pilota francese prese fuoco subito dopo la partenza, complice un impatto davvero violento con le barriere di protezione.

Grosjean riuscì a mettersi in salvo, scappando dall’abitacolo in fiamme e la sua rapidità di esecuzione di fatto gli salvò la vita, causandogli solo diverse ustioni, soprattutto agli arti. Il pilota francese, attualmente impegnato in Indycar (nella stagione 2022, lo vorrebbero nel Team di Andretti come sostengono fonti USA), ha raccontato tutto l’episodio in una autobiografia, intitolata “La morte in faccia” e scritta insieme alla moglie. Nel libro racconta tutto quanto riconducibile all’incidente, compresi i giorni seguenti in ospedale, per la degenza.

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Il gesto di Vettel e le parole di Romain Grosjean

Romain Grosjean
Romain Grosjean (Getty Images)

Il pilota francese rimase colpito da quanto accadde il lunedì, il giorno dopo l’incidente. Tra le tante visite ricevute, ricorda quella di Sebastian Vettel, uno dei quattro piloti che andò in ospedale a trovare il francese, a sincerarsi delle sue condizioni (Magnusse, Ocon ed Albon gli altri tre).

Un gesto apprezzato particolarmente da Grosjean, una delle visite più speciali che ha avuto, anche perché il quattro volte Campione del mondo era preoccupato per le sue condizioni. Il pilota francese ha spiegato di aver sentito un legame particolare con il tedesco, perché anche lui padre e quindi capace di immedesimarsi nella situazione che stava vivendo Romain, con il pensiero tutto rivolto alla sua famiglia.

E lo stesso Vettel gli sconsigliò vivamente di prendere parte all’ultima gara del Mondiale, quella che sarebbe stata il suo epilogo in Formula 1, ma di tornare a casa e riposare.

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