Jonathan Rea, campione della Superbike, risponde a Valentino Rossi e alle sue dichiarazioni: “E’ un peccato”
Se la MotoGP vede un campionato già quasi assegnato, con Quartararo in netto vantaggio rispetto a Bagnaia, in Superbike si sta assistendo al duello tra Jonathan Rea e Razgatlıoglu. Un testa a testa destinato probabilmente a decidersi all’ultima gara, un po’ come sta accadendo in Formula 1 tra Hamilton e Verstappen. Come l’inglese, anche Rea è un pluricampione del mondo avendo portato a casa sei titoli SBK. Razgatlıoglu, invece, è a secco di trionfi iridati e spera di poter rompere il digiuno quest’anno.
A commentare il duello c’è stato anche Valentino Rossi che ha spiegato di seguire la battaglia nella Superbike e si è poi soffermato su Rea, affermando che è un “grande peccato” che non sia mai riuscito a correre in MotoGP, se si escludono le due wild card nel 2012 (settimo e ottavo posto). Proprio a queste parole di Rossi ha risposto Rea in un’intervista ad ‘Autosport’.
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Valentino Rossi, Rea lo ringrazia
Le parole di Valentino Rossi sono arrivate allo stesso Rea che ha ringraziato il pilota Yamaha: “E’ davvero bello ricevere queste parole da Rossi che è il più grande di tutti i tempi nel motociclismo“.
Rea continua: “A volta ci mandiamo messaggi dopo le gare: io sono un grande fan suo e di ciò che ha fatto in carriera“. Il pilota nordirlandese continua parlando proprio del suo mancato approdo in MotoGP: “E’ un peccato, non ne ho mai avuto la possibilità“. Il pilota Kawasaki ricorda le due gare disputate nel 2012 come come sostituto di Stoner in Honda: “Sono arrivato settimo e ottavo, niente male“. Resta però l’interrogativo: “Cosa avrei potuto fare in MotoGP? Non lo so, ma non ho rimpianti“.