Nel Rally di Spagna, penultimo appuntamento del mondiale WRC, Sebastian Ogier si limita a controllare e a fare i conti in vista di una giornata che potrebbe laurearlo campione
Con un Neuville scatenato in una giornata che mette la sua Hyundai davanti a tutti con la Toyota a inseguire, gli occhi sono puntati soprattutto sul leader del mondiale, Sebastian Ogier.
Rally Spagna, Neuville domina
Senza spingere, evitando qualsiasi rischio, il campione del mondo si accontenta di un terzo posto interlocutorio che rimanda a domani, e forse ai punti addizionali della power stage, i conti per il titolo mondiale. Il terzo posto non basterebbe potrebbe anche bastare a Ogier, che se il Rally di Spagna fosse finito così, sarebbe aritmeticamente di nuovo campione. Ma i cinque punti in palio domani sui tornanti di Ruidecayners possono ancora cambiare tutto.
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Testa a testa Evans-Ogier
Neuville, ormai fuori da giochi per il titolo, ha fatto il diavolo a quattro per tutto il giorno. Forte delle ultime tre prove speciali di giornata di ieri, conquistate a mani basse, è andato a riprendere Evans conquistando anche le prime quattro prove speciali di giornata e costruendo un gap ragguardevole tra sé e la Toyota.
Ogier è rimasto in controllo per tutta la prima parte della giornata. Poi nel pomeriggio ha piazzato tre vittorie parziali lanciando un segnale al compagno di squadra Elfyn Evans, l’unico che può ancora impensierire il suo titolo. Il gallese ha un po’ deluso le attese,
Alla vigilia delle quattro prove speciali decisive, l’ultima delle quali vale altri cinque punti exta, Neuville conserva 16.4” su Evans e 38.7 su Ogier incalzato da Sordo, quarto ad appena 1.2” dal francese. Tutto incerto, tutto da decidere.