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Nissan, la fabbrica dei Robot: il progetto per Tochigi, in Giappone

Nissan inaugurerà ad aprile 2022 uno stabilimento a Tochigi, in Giappone, dove opereranno i robot grazie al supporto dell’intelligenza artificiale.

Foto: Getty Images

In passato si è parlato più volte della possibilità che in fabbrica i compiti svolti da un uomo possano essere eseguiti da una serie di robot, una tendenza che Nissan sembra essere intenzionata a seguire in tempi rapidi. La casa automobilistica è infatti pronta a inaugurare nel prossimo mese di aprile uno stabilimento in cui saranno soprattutto i robot a lavorare. Una vera e propria rivoluzione, destinata però inevitabilmente a fare discutere proprio perché coinvolge un settore come quello automobilistico guà in sofferenza a causa delle restrizioni introdotte a causa della pandemia.

Già scelta la sede della struttura, che sorgerà a Tochigi, poco distante da Tokyo. L’azienda crede fortemente a questo progetto, denominato “Intelligent Factory” ed è convinta che possa essere la soluzione più adeguata per rispondere alle trasformazioni che il mercato dell’auto affronterà nei prossimi anni.

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Nissan punta sui robot: come cambierà la produzione in fabbrica

Determinante, come accade già in molti ambiti, sarà il supporto dell’intelligenza artificiale. Questa permetterà che i robot possano capire in maniera autonoma quali siano i compiti da svolgere: “L’iniziativa ‘Intelligent Factory’ lanciata dallo stabilimento di Tochigi permetterà di produrre in modo più flessibile ed efficiente i veicoli di prossima generazione – sono le parole di HHideyuki Sakamoto, vicepresidente esecutivo di Nissan per la produzione -. Questa è un’opportunità per rafforzare il valore di monozokuri (produzione). Le persone fino ad ora dovevano apportare modifiche alla produzione attraverso l’esperienza. Ora i robot sono invece in grado di analizzare i dati raccolti grazie all’intelligenza artificiale. Questo è il passo avanti importante che è riuscita a fare la tecnologia”.

Tutti e tre i modelli (elettrici; e-Power, alimentati da un normale motore a combustione) potranno essere montati sulla stessa catena di produzione. Ogni mezzo sarà così dotato del propulsore corretto mentre si sposta lungo la linea. Questo modo di agire non escluderà comunque del tutto i lavoratori. I dipendenti presenti nello stabilimento avranno infatti la possibilità di concentrarsi su compiti più importanti quali la manutenzione delle attrezzature e l’analisi dei dati raccolti dai robot.

Ilaria Macchi

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