La Ferrari ha mancato il podio in Turchia nonostante una buona gara: Binotto commenta il GP e spegne eccessivi entusiasmi
La Ferrari sta tornando, un poco alla volta, ma si avvicina a Mercedes e Red Bull. Il Gp di Turchia ha detto questo con Leclerc capace per larghi tratti di tenere il passo di Bottas e Verstappen e Sainz protagonista di una grande rimonta. Il risultato finale però ha lasciato un po’ di marezza in bocca: fuori dal podio il monegasco, sorpassato nel finale da Perez, ottavo lo spagnolo, anche a causa di un piccolo problema al pit stop.
Di questo parla Mattia Binotto che commenta anche le prestazioni della Rossa con la nuova power unit. Prima la gara: “C’è un po’ di amarezza. E’ stato coraggioso provarci: eravamio terzi e rischiavamo di perdere il podio ma è stato giusto provarci“. Purtroppo Leclerc ha iniziato a soffrire di graining e lo ha pagato a caro prezzo. Soddisfatto Binotto anche della gara di Sainz: “Sono contento della rimonta, il passo gara c’era. Avrebbe potuto finire ancora più avanti – le sue parole – peccato per il pit stop“.
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Ferrari, Binotto resta con i piedi per terra: “Non c’è la bacchetta magica”
Le prestazioni di Leclerc e Sainz confermano però i progressi fatti dalla Ferrari con la nuova power unit e fanno ben sperare in vista del 2022. Preferisce mantenere i piedi ben saldi per terra Mattia Binotto che afferma: “Ci siamo avvicinati ma bisogna essere realisti: i migliori sono inattaccabili“.
Un progresso però c’è stato: “La nuova power unit ci fa stare davanti agli altri: possiamo sempre provarci per il podio“. Ora c’è da lavorare per migliorare ancora: “Non c’è la bacchetta magica – conclude Binotto – stiamo lavorando un passo alla volta per completare l’opera“.