Immatricolazioni Auto, vendite in calo a settembre: i dati del Ministero

I dati relativi alle immatricolazioni Auto a settembre non sono postivi ed evidenziano il trend al ribasso che si era già registrato a luglio e agosto.

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Auto in vendita (Foto: Getty Images)

ll mondo dei motori fatica a ritrovare la stabilità dopo la crisi vissuta a causa della pandemia. Nemmeno gli incentivi introdotti dal governo hanno dato finora una boccata d’ossigeno al settore che, inevitabilmente, risente della minore capacità d’acquisto di molte famiglie e di un futuro che molti ritengono ancora piuttosto incerto. Il mese di settembre è stato infatti decisamente negativo per la maggior parte delle case automobilistiche.

Secondo gli ultimi riscontri diffusi dal Ministero dei Trasporti, il numero di veicoli immatricolati è stato pari a 105.175, il 32,7% in meno dello stesso mese del 2020. Nonostante tutto c’è un dato che può permettere almeno parzialmente di sorridere: se si analizza la situazione prendendo in considerazione tutti i nove mesi dell’anno sono 1.165.491 i mezzi immatricolati, pari a un aumento del 20,6% rispetto a un anno fa.

Auto in vendita (Foto: Getty Images)

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Immatricolazioni Auto: gli alti e bassi nelle vendite

Michele Crisci, presidente dell’Unrae, non ha particolari dubbi nell’indicare le motivazioni della situazione difficile che si trova a vivere il settore. “Facciamo un appello al governo affinché faccia rientrare il finanziamento dell’Ecobonus all’interno di una strategia di lungo periodo per l’intero settore dell’automotive. Rilanciare il settore permetterebbe un rialzo del Pil oltre il livello previsto nella Nota di aggiornamento del Def. Se questo non dovesse accadere, il contraccolpo negativo sarebbe particolarmente pesante. Il continuo stop and go degli incentivi non può certamente aiutare il mercato dell’auto a seguire la tendenza di ripresa dell’economia nazionale e a ridurre l’handicap dovuto alla crisi dei semiconduttori”.

Crisci ritiene che ci sia comunque la possibilità di provare a rimediare al quadro attuale: “La Legge di Bilancio può rappresentare un’occasione per il Governo Draghi per mettere in atto le intenzioni manifestate finora. Ora servono una corretta strategia di lungo periodo in linea con il percorso di decarbonizzazione, che deve comprendere anche uno svecchiamento del parco auto in circolazione. Al Tavolo Automotive noi siamo pronti a portare le nostre proposte in modo costruttivo. Sarebbe consigliabile indirizzare risorse verso un programma di sostituzione delle auto più inquinanti con vetture di nuova generazione. Questo deve essere accompagnato da una revisione della fiscalità sull’auto (comprese quelle aziendali), oltre a un piano concreto di sviluppo e attuazione urgente delle infrastrutture di ricarica ad alta potenza su tutto il territorio italiano, ma con un’attenzione particolare alle autostrade”.

Paolo Scudieri, presidente dell’Anfia, sottolinea però come il calo delle vendite registrato a settembre non possa essere considerato un caso isolato. Settembre (-32,7%) ha accentuato la tendenza negativa che si era verificata a luglio (-19,2%) e agosto (-27,3%). L’andamento del trimestre è stato comunque condizionato dalla crisi dei semiconduttori, che sta generando rallentamenti e blocchi nella produzione e ritardi nelle consegne delle nuove auto”.

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