Honda non cambia idea: “Supporto limitato per la Red Bull per due anni”

Nessun cambio di programma per la Honda che ha ormai annunciato il suo addio alla Red Bull alla fine di questa stagione. Ne ha parlato l’amministratore delegato del colosso giapponese

Honda Red Bull
Il binomio Honda Red Bull è comunque destinato a scindersi (Getty Images)

Smentendo qualsiasi voce che nelle ultime settimane aveva ipotizzato un ripensamento da parte della Honda, soprattutto in caso di vittoria del Mondiale di Formula 1 da parte della  Red Bull e di Max Verstappen, l’amministratore delegato della Honda, Masashi Yamamoto ha confermato che l’esperienza Honda in F1 finirà a dicembre.

Honda, uscita di scena controllata

Tuttavia Yamamoto ha anche confermato che la Honda continuerà ad affiancare la Red Bull e l’AlphaTauri per i prossimi due anni: “Si tratta di una lunga fase di transizione che è già cominciata e che divideremo in due fasi distinte, la prima a Sakura, nella nostra factory agonistica e la seconda a Milton Keynes dove la Red Bull svilupperà la propria linea di produzione del suo nuovo motore”.

Un affiancamento con il quale di fatto Red Bull Powertrains acquisirà progetti, know how, brevetti per sviluppare la propria nuova power unit.

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Honda Red Bull, Yamamoto
Masashi Yamamoto, amministratore delegato della Honda (Getty Images)

“Se la caveranno”

L’intervista di Masashi Yamamoto ha avuto grandissimo risalto, forse anche perché molti analisti si aspettavano se non un passo indietro di Honda, un passo di lato, magari con un periodo di affiancamento o addirittura di partnership più lungo. Nulla di tutto questo: “Dal 2023 sono convinto che se la potranno cavare da soli – taglia corto Yamamoto – anche se garantiremo un appoggio manageriale e progettuale per la start up inglese di Milton Keynes”.

Yamamoto è stato categorico anche quando gli è stato chiesto come si concilierebbe questa decisione con la vittoria di un titolo Formula 1, che Honda non vince da 30 anni (Ayrton Senna con la McLaren motorizzata dai giapponesi): “Tutti ci auguriamo che arrivi una vittoria, stiamo lavorando da anni per questo. Ma un successo non cambierà piani industriali consolidati. Una vittoria diventerebbe un grande successo di marketing che ci consentirebbe di investire ancora in altri programmi sportivi sui quali continueremo a investire”.

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