Dopo la vittoria nel Trofeo delle Nazioni di ieri, che ha riportato la squadra azzurra nell’olimpo del Motocross dopo 19 anni, Tony Cairoli vive un’altra, grandissima, soddisfazione
Nessuno come lui. La piastra numero #222 che ha caratterizzato le grandi imprese di Tony Cairoli prima in MX2 e poi in MXGP è stata ritirata.
Tony Cairoli nella leggenda
La decisione, nell’aria fin dallo scorso anno e che attendeva di essere ufficializzata solo alla notizia del ritiro del fuoriclasse, è stata annunciata oggi dal presidente della FIM, la federazione internazionale di motociclismo.
Jorge Viegas ha avuto parole di grande affetto e umanità per il rider siciliano: “Noi manager delle federazioni sportive abbiamo un lavoro grazie a campioni come Cairoli che danno un senso a tutto quello che facciamo. Spero che Tony voglia continuare a stare vicino al mondo del motocross, in qualsiasi modo riterrà opportuno farlo. Il campione mancherà enormemente a questo sport. Lui, come persona, resterà per sempre uno della famiglia. Un grande uomo”.
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Ritirata la piastra #222
Cairoli ha aggiunto ieri la vittoria del Trofeo delle Nazioni, che ancora gli mancava a un palmares straordinario. A 36 anni, festeggiati giovedì scorso, Cairoli ha conquistato nove titoli mondiali – uno di MX2, uno cinque di MX1 e altri due di MXGP – e 178 vittorie dal giorno del suo primo successo, in Galles, nel 2004. Dopo gli esordi in Honda e i primi successi con la Yamaha, dal 2010 corre con la KTM. Ha dato un contributo fondamentale all’evoluzione del modello SX-F 450 con cui si esibisce da sette anni.
Una carriera lunga. Iniziata a livello internazionale nel 2001 con il primo titolo cadetti, prima del passaggio ai professionisti nel 2003. Comune denominatore delle sue imprese la piastra #222.
Cairoli stato insignito per due del collare d’oro del Coni al merito sportivo, nel 2014 e nel 2017.