La Ferrari attende il 2022 per il riscatto: intanto è vicino il debutto di una novità che anticipa il prossimo anno
“Ci mancano 20 cavalli”. Mattia Binotto ha giustificato così il quarto posto di Charles Leclerc e il sesto di Carlos Sainz a Monza. Troppo il divario di potenzia per pensare di riuscire a tenersi dietro la Mercedes di Bottas in grande rimonta, così come le due McLaren che, infatti, sono andate a vincere e riprendersi il terzo posto in classifica costruttori. Per la Ferrari la certezza che su questo aspetto occorre lavorare per pensare nel 2022 di avere uno scatto in avanti.
Un anticipo arriverà anche in questo campionato, quando debutterà la versione base della nuova power unit. Si tratta di una nuova specifica della parte ibrida che a Maranello guardano con grande attenzione. Sarà il primo banco di prova del progetto per il prossimo anno, aiuterà a proseguire il lavoro di progettazione e realizzazione della monoposto 2022.
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Ferrari, nuovo motore: possibile debutto in Turchia
Lo stesso team principal Mattia Binotto ha spiegato che il debutto della nuova power unit avverrà il prima possibile: “E’ nostro interesse che sia quanto prima – le sue parole riportate dalla ‘Gazzetta dello sport’ – perché ci servirà nel lavoro che stiamo facendo in vista dell’anno prossimo“.
L’introduzione della nuova specifica significherà partire dal fondo della griglia. Inevitabile la penalità ed allora a Maranello si ragione su quando farla esordire. Sempre la ‘Gazzetta dello Sport’ spiega che è probabile avvenga nel GP di Turchia ad ottobre. Se non dovesse essere possibile, si proverà ad Austin. Non a Sochi tra due settimane quando la Ferrari proverà a fare meglio di quanto riuscito a Monza. Poi ci sarà l’upgrade che si speri faccia sorgere un timido sorriso a Maranello.