Il governo sta pensando di rinnovare gli incentivi Auto per poter dare un ulteriore aiuto alle case automobilistiche in difficoltà.
Il settore automobilistico vive una delle sue fasi più difficili e fatica ancora a rialzarsi dalle conseguenze del lockdown che ha portato a ridurre il potere di acquisto di molte famiglie. Anche i dati relativi alle immatricolazioni di agosto appaiono tutt’altro che incoraggianti (– 27,3% rispetto allo stesso periodo del 2020). Proprio per questo il governo starebbe pensando di lanciare una nuova tornata di incentivi di cui potrebbero beneficiare le persone che stanno pensando da tempo di sostituire la propria auto e non sono riusciti ad accedere agli ultimi bonus finiti esauriti nall’arco di pochi giorni.
A volte, infatti, sapere di poter avere diritto a uno sconto sull’acquisto può servire a incoraggiare all’operazione anche chi fino a quel momento aveva rimandato l’affare in più occasioni temendo di non riuscire a sostenere l’investimento richiesto. La situazione generale che si respira attualmente non può che risultare preoccupante, come messo in evidenza da Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere tramite una nota ufficiale: “Visto il rapido esaurimento dell’Ecobonus stanziato dal dl Sostegni bis a favore delle auto elettriche pure e ibride plug-in con emissioni 0-60 g/Km CO2 la situazione del mercato italiano non può che peggiorare”.
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Al momento non sono ancora arrivate conferme dal Governo sulla possibilità di un nuovo stanziamento di fondi destinati per chi si appresta ad acquistare un’auto. Secondo un’indiscrezione riportata da Quattroruote, però, all’interno del Decreto Infrastrutture a cui sta lavorando l’esecutivo potrebbe esserci una misura ad hoc. Questa potrebbe portare a spostare nel “Fondo Ecobonus” i 57 milioni di euro che erano rimasti all’interno di quello che era stato chiamato “Fondo Extrabonus“. Una cifra rimasta pressoché inutilizzabile a causa di quanto indicato dal Ministero all’interno della normativa.
Se davvero questa ipotesi dovesse essere confermata non potrebbe che essere una boccata d’ossigeno per tutto il settore. I produttori, infatti, si sono ritrovati a dover rallentare la produzione a causa della carenza di chip che riguarda la maggior parte delle case automobilistiche.
Michele Crisci, presidente di Unrae, non ha usato giri di parole nel descivere la situazione attuale: “Si sta bloccando l’acquisto di veicoli che risultano essere in linea con le norme previste nel Pnrr e che possono portare ad accelerare il percorso di decarbonizzazione dei trasporti e a svecchiare il parco auto in circolazione. L’esaurirsi dell’ecobonus ha creato un quadro paradossale, i fondi complementari stanziati per finanziare l’Extrabonus risultano essere inutilizzabili”.
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