F1, Kimi Raikkonen e la statistica sorprendente: il primato del pilota

Kimi Raikkonen non ha niente da invidiare ai colleghi più giovani: il finlandese può vantare un primato rispetto agli avversari.

Raikkonen
Kimi Raikkonen (Foto: Getty Images)

Kimi Raikkonen anche in questa stagione è il veterano del Circus, ma pur non avendo una monoposto in grado di lottare per le prime posizioni sta dimostrando di avere poco da invidiare ai colleghi più giovani. Il finlandese, in particolare, è ancora oggi il migliore nelle partenze, a conferma di come il suo talento sia rimasto quello dei tempi migliori. Del resto, è lui l’ultimo ad avere conquistato il titolo con la Ferrari nell’ormai lontano 2007.

A diffondere questa interessante statistica è proprio la Formula Uno tramite il suo profilo social in cui si mette in evidenza la capacità di “Iceman” di migliorare nonostante una qualifica non sempre ottimale. Nessuno fino ad ora è riuscito a fare come lui.

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Raikkonen è il re delle partenze: il tempo non passa per Kimi

Fino ad ora nel 2021 sono stati disputati 11 Gran Premi, in questa prima parte di stagione Raikkonen è riuscito a recuperare ben 30 posizioni nel primo giro. La sua capacità appare ancora più evidente se effettuiamo un paragone con il pilota che si trova secondo in questa particolare graduatoria, Lance Stroll (19 posizioni recuperate).

Non è poi così difficile riuscire a individuare le motivazioni di questo particolare primato. La sua lunga esperienza maturata sui circuiti di tutto il mondo gioca ovviamente a suo favore proprio perché gli permette di capire come sfruttare al meglio le caratteristiche di una pista, ma anche di colmare grazie alle sue doti i difetti della sua monoposto.

Nell’ultimo gradino del podio di questa graduatoria troviamo poi un altro pilota che ha un curriculum che ha poco da invidiare a Kimi: Sebastian Vettel (18 posizioni recuperate). All’ex ferrarista seguono poi i due rookies Mick Schumacher (16) e Yuki Tsunoda (12).

Questi numeri potrebbero spingere il finlandese a rinviare ulteriormente il momento in cui appendere il casco al chiodo. “Iceman” per ora non si è ancora sbilanciato sul suo futuro, ma niente può essere escluso. “Sarò io a decidere se correre ancora – ha detto recentemente -. Vedrò se me la sento di correre o no, il futuro è nelle mie mani. Qualsiasi sia la decisione da prendere non mi stresserò per questo”.

 

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