Tutto come da pronostico, la Toyota domina la 24 Ore di Le Mans conquistando le prime due posizioni tra le hypercar, clamoroso ritiro all’ultimo giro per la Oreca del Team WRT
Toyota, e basta. La macchina ibrida ufficiale del colosso giapponese conquista una vittoria netta e inequivocabile con una doppietta di auto ai primi due posti nella 89esima edizione della 24 Ore di Le Mans.
Una gara senza storia tra le cinque hypercar iscritte al via: 371 giri per la Toyota #7 di Kobayashi, Conway e Lopez che taglia il traguardo per prima in una parata quanto mai significative che vede le due Toyota ufficiali tagliare il traguardo a braccetto anche se la seconda classificata, la #8 di Buemi, Nakajima e Hartley arriva alle 24 ore con due giri di ritardo rispetto alla propria gemella. Un dominio assoluto e inequivocabile al di là di ogni aspettativa. Terza con quattro giri di ritardo la Alpine seguita dalle due Glickenhaus.
Il vero colpo di scena quando manca un minuto prima dell’ultimo giro quando la Oreca WRT di Kubica, Deletraz e del cinese Yu Yifei, in quel momento al volante, a nemmeno un minuto dalla fine della gara, si blocca a pochi giri dall’arrivo perdendo la prima posizione che passa all’altra Oreca WRT di Robin Frijns.
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La macchina di Kubica si ferma a poche curve dal traguardo
Problemi per la Ferrari AF Corse #52 che costeranno il podio
Vittoria della Ferrari AF Corse di Alessandro Guidi che dopo la 24 di Spa si aggiudica con la 488 GTE Evo anche a Le Mans con 19” di vantaggio su una Corvette decisamente molto performante, e oltre un giro sulla Porsche di Kevin Estre in quello che era uno dei duelli più attesi della gara. Quinta l’altra Ferrari AF Corse di Daniel Serra che paga un problema a una gomma che è costato una lunga sosta ai box.
Doppietta Ferrari con la vittoria della AF Corse di Nielsen, Perrodo e Rovera nella categoria GTE AM.
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Una bella Le Mans che indipendentemente dal colpo di scena finale che stravolge la classifica della LPM2 porta tanti elementi di soddisfazione. Un ottimo pubblico, decisamente molto numeroso a fare da contrasto con gli spalti deserti dell’anno scorso. E la rivincita di Kobayashi e compagni che dopo tanti piazzamenti si tolgono la soddisfazione di una prima vittoria. In attesa dell’arrivo delle altre scuderie che dall’anno prossimo rilanceranno ulteriormente la sfida: a cominciare da Audi, Peugeot e forse anche Mercedes.
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