In vista dei molti cambiamenti previsti per i prossimi anni con nuove auto e il progetto dei veicoli a idrogeni, è ancora la Toyota ufficiale l’auto da battere alla 24 Ore di Le Mans
Sessantuno auto al via, 24 ore di gara in quella che è considerata la corsa più dura, per le auto e per i piloti, nel panorama dell’automobilismo sportivo. Alle 16 si rinnova l’appuntamento con la 24 Ore di Le Mans.
La griglia di partenza della 24 Ore di Le Mans, giunta alla sua 89esima edizione, vede davanti a tutti ancora la Toyota con Kamui Kobayashi. É stato il pilota giapponese a firmare la pole position nella hyperpole, il format delle qualifiche che prevedeva le sei migliori auto per ogni categoria in una sessione di trenta minuti.
Un derby per la Toyota che ha piazzato due auto ai primi due posti; al fianco di Kobayashi (che condivide la GR010 ibrida con Conway e Lopez=, c’è il compagno di scuderia Brendon Hartley (con Nakajima e Buemi), con il binomio che ha vinto l’edizione dello scorso anno. Toyota che arriva da un dominio sostanziale tra le hypercar, cinque in tutto quelle iscritte. Tre le vittorie consecutive della casa giapponese, tutte con Buemi e Nakajima al volanteTerza posizione per l’unica Alpine davanti alle due Glickenhouse. Una sessione di prove interrotta a causa di un brutto testa coda di
Kevin Estre, fino a quel momento il più veloce della sua categoria con la Porsche 911 RSR, finita pesantemente contro le protezioni. Estre partirà regolarmente e ha girato pur con qualche prudenza nel corso dell’ultima sessione di prove libere.
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Tra le LMP2 in grande evidenza Antonio Felix da Costa che si è assicurato la prima posizione di categoria davanti a Louis Deletraz, sulla Oreca che coinvolge anche Robert Kubica e il cinese Yu Yifei. Sei in tutto le auto iscritte alla LMP2, cinque Oreca e una Aurus sulla quale insieme a Rusinov e Colapinto figura anche l’olandese Nyck de Vries, fresco di titolo con la Mercedes in Formula E.
In GTE Pro l’incidente di Estre, chiaramente il favorito, ha completamente rivoluzionato la griglia e di fatto stravolge anche i pronostici. Nel testa a testa Porsche-Ferrari prevale la tedesca con Dries Vanthoor davanti alla 488GTE Evi di Daniel Serra con la #52 di AF Corse e Nick Tandy sulla Corvette. Quarta di categoria l’altra Ferrari di James Calado è arrivato quarto sulla seconda Ferrari #51 AF Corse (quella di Guidi, reduce dalla bella vittoria di Spa) con Gianmaria Bruni solo quinto posto sulla seconda Porsche ufficiale.
Si parte alle 16, ventiquattro ore di gara fino alla bandiera a scacchi, l’auto che avrà percorso il maggior numero di chilometri alla fine del giro che vede scadere le 24 ore di gara avrà vinto.
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