Charles Leclerc torna alla sua prima Auto e svela un particolare aneddoto, soffermandosi poi anche sugli inizia della sua carriera
“Della mia carriera non cambierei nulla“. Charles Leclerc guarda indietro e non trova qualcosa da modificare, neanche gli errori perché sono quelli che aiutano a crescere. Lo confessa il pilota della Ferrari in un’intervista a Vanity Fair in cui svela di aver “trovato risposta ad ogni errore“. Un rapporto unico con le Auto per il monegasco che in pista ammette di non aver mai avuto paura. Eppure di motivi ne avrebbe avuti, ricordando l’incidente che è costato la vita al suo amico Jules Bianchi. Ma Leclerc è sicuro: “Il giorno in cui avrò paura, chiuderò la carriera“. E non può essere diversamente in uno sport in cui si corre al limite.
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Charles Leclerc, la 500 come prima auto: “Stavo bruciando la frizione”
Charles Leclerc torna con la mente anche alla sua prima automobile. Ora può permettersi di guidare una Ferrari Roma, ma il primo approccio non è stato propriamente felice. Lo confessa lo stesso pilota che svela: “La mia prima auto era una Fiat 500 del ’69“. Un feeling non nato subito perché “ho quasi bruciato la frizione“. Il motivo lo racconta lo stesso Leclerc: “Non ero abituato a fare la ‘doppietta’ col cambio“.
Piccolo incidente di percorso ormai alle spalle per il pilota monegasco che può ripensare con un sorriso a quei tempi. La 500 come prima auto, la Ferrari per il debutto in Formula 1. A rafforzare quel legame con l’Italia per Leclerc è sempre stato forte. Tanto che da ragazzino, quando scorrazzava su e giù per lo Stivale per le gare sui kart, parlava più italiano che francese. “Lì ho i ricordi più belli” confessa e magari spera di aggiornarli con il ricordo del suo primo titolo di F1.