Marcus Ericsson conquista la sua seconda vittoria stagionale in Indycar a Nashville dopo un tamponamento ai danni di Bourdais che vede la sua Chip Ganassi fortemente danneggiata, fuori Herta
Vittoria divertente e molto incerta fino all’ultima curva di Marcus Ericsson nell’appuntamento Indycar di Nasvhille che riapre il campionato dopo una breve pausa estiva in concomitanza con le Olimpiadi.
Indycar, a Nasvhille vince Ericsson
Una gara davvero incredibile, con tantissimi incidenti e molti capovolgimenti di scena improvvisi. Tutto viene deciso dopo la nona e ultima interruzione della gara che ha reso la corsa verso la bandiera a scacchi del tutto imprevedibile. E dire che Ericsson ha rischiato addirittura di non finire la gara a causa di una brutta collisione con l’auto di Bourdais, costretto al ritiro. Il pilota della Chip Ganassi è rientrato ai box, ha sistemato al volo musetto e alettone, per andare a vincere una corsa assolutamente straordinaria.
Restano le perplessità intorno a un circuito cittadino bizzarro, che sembra non piacere ai piloti e che in qualche modo non sembra dare molte garanzie per le auto Indy.
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Tanti incidenti
Nell’evento INdycar di Nashville troppe bandiere rosse, in una gara condizionata da tante collisioni e interruzioni. Impressionante il recupero di Ericsson che è uscito e rientrato con un’auto di nuovo competitiva proprio quando nulla sembrava evitargli il ritiro.
Da lì in poi il cammino di Ericsson è stato non completamente in discesa, ma se non altro in crescendo. A farne le spese Colton Herta, protagonista di una partenza perfetta e di una gara molto regolare fino a quando la Chip Ganassi di Ericsson non ha preso il controllo. Il giovane Herta si conferma pilota di razza: ma ancora immaturo. Eccessivo il suo tentativo di rimonta che lo vede esagerare e finire contro un muro compromettendo definitivamente la corsa.
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Ordine d’arrivo e classifica generale
Secondo alle spalle di Ericsson, un’altra Chip Ganassi, quella di Scott Dixon, premiato dalla strategia di una seconda sosta anticipata. Poi James Hinchcliffe e Ryan Hunter-Reay davanti a Graham Rahal ed Ed Jones. Comunque bene su un circuito che ha definito ‘pessimo’ Helio Castroneves, nono. Miracolosamente al traguardo con la Penske Newgarden, danneggiato dalla prima carambola della gara, fin dalle primissime curve.
Classifica generale sempre molto incerta: Alex Palou, settimo al traguardo, sale a quota 410 punti davanti a Scott Dixon, che rimonta a quota 368. Perde quota Pato O’Ward, solo 13esimo a Nashille. Ericcson ora è quinto, seconda vittoria stagionale dopo quella di Detroit.
Mancano cinque prove al termine del campionato e tutto può succedere. Prossima tappa a Indianapolis per il secondo Gran Prix della stagione sabato prossimo.