Marcell Jacobs ha conquistato la medaglia d’oro nei cento metri piani di atletica leggera. Gran parte del merito è anche della cura ai dettagli in allenamento.
Marcell Jacobs è entrato nella storia. Lo sprinter ha conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo nei cento metri piani di atletica leggera stabilendo anche il nuovo record europeo con 9”80. La sua è una storia particolare: pur essendo nato negli Stati Uniti, in Texas, a diciotto mesi è arrivato in Italia ed è legatissimo al nostro Paese. Gran parte del merito del risultato odierno è certamente del suo fisico, ma anche della sua voglia di migliorarsi costantemente in allenamento per poi dare il massimo negli appuntamenti ufficiali.
La sua determinazione è apparsa evidente in uno dei video che lui ama fare per mostrare i suoi miglioramenti. Qui era impegnato in una seduta allo stadio dei Marmi “Pietro Mennea” della capitale, in cui lo si vedeva correre veloce come un’automobile. Esattamente come ha fatto nella gara odierna in cui ha catalizzato attenzione e complimenti da parte di tutti, anche di chi normalmente non segue il suo sport.
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Marcell Jacobs è un fulmine in allenamento: lo sprinter non si risparmia
Spesso in allenamento Jacobs utilizza una sorta di “gabbia” in plexiglas agganciata a un’automobile che serve per poterlo proteggere dalla resistenza dell’aria, oltre che per consentirgli di utilizzare i muscoli a velocità più elevata. I filmati sono per lui fondamentali anche per correggere eventuali errori.
Questo strumento è stato realizzato dall’Istituto di Scienza dello Sport del Coni di Roma e serve proprio per consentire a un’atleta di sperimentare quella che può essere definita la “supervelocità“. La resistenza dell’aria assume infatti un ruolo importante per un velocista e il risultato arrivato a Tokyo è la conferma di come quanto fatto da Jacobs gli abbia permesso di raccogliere un risultato storico.
