L’unica possibilità di rimanere in MotoGP per Valentino Rossi è quella di guidare la Ducati del team VR46. C’è chi spera di vederlo lì.
Sono giorni di approfondite riflessioni per Valentino Rossi, che deve decidere se continuare a correre in MotoGP nel 2022 oppure ritirarsi. Non è facile fare una scelta, nonostante i risultati di questo Mondiale siano pesantemente negativi e gli consiglino di dire basta.
Tuttavia, il nove volte campione del mondo è un grande appassionato di gare motociclistiche e non è escluso che voglia concedersi un’ultimissima chance di dimostrare di non essere “finito” come dicono i critici. Decidesse di farlo, dovrebbe comunque cambiare moto. Improbabile una permanenza nel team Petronas Yamaha, rimane solamente l’opzione di guidare una Ducati nel suo team VR46 Racing.
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MotoGP, Pirro vorrebbe Rossi in Ducati
Michele Pirro, tester Ducati MotoGP e pilota del CIV Superbike, in un’intervista a MotoG-Podcast de La Gazzetta dello Sport ha auspicato un ritorno di Rossi in sella alla Desmosedici: «Mi piacerebbe vedere Valentino provare la Ducati. Tante volte gli ho detto “Se guidassi quella di adesso invece che quella dei tuoi tempi…”».
A Pirro farebbe piacere rivedere il Dottore sulla Ducati, profondamente cambiata da quella che guidò nel negativo biennio 2011-2012. Ai tempi la Desmosedici era una moto difficile da guidare, solamente Casey Stoner era riuscito a farcela. Sembra un po’ la situazione degli ultimi anni in Honda, con Marc Marquez vincente e gli altri piloti che faticano.
Il collaudatore ducatista ha anche fatto un suo personale pronostico sul prossimo gran premio MotoGP che si disputerà in Austria, pista favorevolissima alla Desmosedici: «Come finisce? Prima Ducati, seconda Ducati e terza Ducati. Ci metto pure una quarta Ducati, quella di Jorge Martin. Comunque di come finisce in Austria interessa relativamente, quello che conta è essere campioni del mondo a fine campionato a Valencia».