La Fiat 126 fu realizzata per sostituire la 500: una vettura iconica per il marchio italiano, con versioni speciali ancora in vendita: quanto costano
La Fiat 126 è certamente una delle vetture iconiche del marchio italiano, prodotta per ben 28 anni, dal 1972 al 2000 e con sei milioni di auto immatricolate. Fu presentata nel 1972 ed aveva un compito davvero gravoso, sostituire la 500, altra auto storica della Fiat. Lo schema meccanico, inizialmente, era proprio quello della vettura che sostituì, compreso il motore bicilindrico da 594 cc e 23 cavalli di potenza piazzato a sbalzo sul posteriore.
Piccole modifiche, invece, sul cambio, sincronizzato ad eccezione della prima, il serbatoio di carburante piazzato al posteriore e sulla cremagliera dello sterzo. Modifiche anche per quanto riguarda la carrozzeria e gli interni, più squadrati. La seconda serie arrivò nel 1976 con migliorie estetiche, mentre è del 1977 l’aggiornamento del motore, con la cilindrata salita a 652 ed i cavalli a 24. Nell’occasione apportate altre modifiche alla carrozzeria, soprattutto sui fari anteriori che avevano comprese le luci di posizioni, al contrario della prima serie.
Nel 1978 le versioni speciali Black e Silver furono introdotte nel mercato; dotazioni arricchite e finiture davvero particolari, con lunotto termico, appoggiatesta e carrozzeria decorata, quasi un lusso per quei tempi.
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Fiat 126, la versione bis
La rivoluzione per la Fiat 126 si ebbe nel 1987, quando sul mercato arrivò la versione bis. Una sorta di 2.0, con grandissime novità rispetto alla versione che tutti conoscevano. Motore a sogliola e spostato all’anteriore con raffreddamento ad acqua, al posteriore bagagliaio con tanto di portellone.
Il motore salì a 704 cc con 26 cavalli di potenza; cerchi da 13″, cambiarono anche gli specchietti ed i gruppi ottici posteriori, nuovi di zecca. Anche il paraurti fu cambiato, con le luci integrate di retronebbia e retromarcia.
Le quotazioni: quanto possono valere oggi
Sebbene la produzione sia terminata nel 2000, sono ancora tante le 126 in circolazione sulle nostre strade, sfruttando anche come siano auto d’epoca. Sul sito specializzato Autoscout sono davvero diverse le vetture e le versioni in vendita.
Una vettura del 1973, prima serie e restaurata, con 126mila km ha una valutazione di 4.490 euro; vi sono, però, anche prezzi più modici, come per una Personal 4 del 1979 del valore di 499 euro mentre poco oltre i mille euro per una 126 bis del 1991 e 70mila km. Decisamente più costosa una versione cabrio del 2000, del valore di circa 12mila euro.