Elon Musk ha in mente un’idea rivoluzionaria per le sue nuove Tesla, destinata a scardinare il mercato automobilistico e i concorrenti.
Elon Musk non è nuovo a idee innovative, che spesso coinvolgono diversi ambiti. Questa volta l’imprenditore ha in mente un progetto davvero avanguardistico per il settore automobilistico: il fondatore di Tesla è intenzionato infatti a puntare su un volante dalle caratteristiche differenti rispetto a quanto siamo abituati finora. La versione Joke, una cloche simile a quella degli aerei di linea, delle auto di Formula 1, delle astronavi, sarebbe infatti destinata a diventare lo standard nelle vetture di sua produzione.
Questo particolare tipo di volante non rappresenta una novità assoluta per la casa, ma era già presente sulle nuove Tesla Model S e Model X che sono state presentate a inizio anno. Non tutti, però, almeno in un primo momento lo hanno apprezzato. C’è chi infatti ha sottolineato l’aumento della visibilità, ma non sono mancate le critiche da parte di chi lo ritiene poco adatto per effettuare le manovre. In caso di parcheggio in uno spazio particolarmente ristretto, infatti, è necessario avere pazienza e muoverlo più volte.
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Il nuovo volente pensato da Elon Musk sulla Tesla: le caratteristiche
Ma quali sono gli elementi distintivi del nuovo volante presente sulle Tesla? Le forme sono ridotte proprio per garantire maggiore visibilità, anche se questo rende difficile posizionare le mani come indicato nelle lezioni di scuola guida dagli istruttori. Spostarsi in condizioni meno agevoli quali lo sterrato o il ghiaccio, oltre che a basse velocità, non sarebbe inoltre così semplice per chi ha avuto modo di testarlo in prima persona. Per chi si trova a spostarsi negli Stati Uniti, dove le strade sono più larghe rispetto che da noi, le difficoltà per maneggiarlo sarebbero comunque ridotte al minimo.
Un utente ha comunque provato a chiedere a Musk, particolarmente attivo su Twitter, se sia possibile optare per un modello alternativo di volante, più simile a quello tradizionale. La risposta dell’imprenditore è stata però un secco “no”.
