Mick Schumacher racconta la lotta con l’ex Ferrari in gara: “Cercavo di imparare” le parole del pilota Haas
Schumacher è alle prese con la sua prima stagione in Formula 1 e, da rookie, cerca di apprendere il più possibile anche e soprattutto dagli avversari. Fin qui ha raccolto zero punti iridati, così come i punti totali della Haas nella classifica Costruttori, eppure il tedesco ad ogni Gran Premio apprende il più possibile.
A Silverstone, nel GP d’Inghilterra disputato nello scorso week end, ha potuto ammirare da molto vicino lo stile di guida di Sebastian Vettel, il suo mentore nel paddock. L’ex ferrarista, infatti, si è ritrovato in fondo al gruppo dopo la bagarre con Alonso ed il testacoda; una situazione, questa, che non si è fatto sfuggire Mick.
Schumi jr. anziché provare a lottare con il connazionale dell’Aston Martin, con una monoposto più performante e veloce, ha cercato di sfruttare il massimo dalla situazione. “E’ una sfortuna che la sua gara non sia andata come prevedeva – le parole del pilota cresciuto alla Ferrari Driver Academy – non l’ho sfidato perché sapevo sarebbe andato più veloce. Ho cercato quindi di imparare da lui” ha ammesso.
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Mick Schumacher e le difficoltà con le gomme a Silverstone
Il pilota della Haas ha anche analizzato la sua gara di domenica scorsa, evidenziando le criticità a cui è andato incontro. “Abbiamo faticato con le gomme, dovremo imparare da questo in vista del GP di Budapest” ha spiegato Mick.
“Nei primi giri abbiamo cercato di non surriscaldare le gomme – ha proseguito – Nikita ha spinto di più ad inizio gara riuscendo a gestire gli pneumatici. C’era margine per andare più veloce e quindi dovrò analizzare come e perché” ha spiegato Schumi che non ha digerito il chiudere la gara dietro a Mazepin.
E proprio il russo ha mostrato soddisfazione per la sua gara e per il week end in generale, pur denunciando il troppo caldo incontrato a Silverstone. “Sembrava stessimo correndo in Africa” ha detto il pilota che ha considerato “positivo il week end“.
