È in crescita il numero di italiani che scelgono di puntare sulle auto usate (lo farebbero quattro su dieci). Ora è possibile inoltre usufruire degli incentivi.
Acquistare un’auto non rappresenta solo la realizzazione di un sogno, ma spesso è un’operazione che nasce anche per soddisfare un’esigenza come quando si ha bisogno di un mezzo da utilizzare per gli spostamenti quotidiani. Quando il budget è limitato si finisce così per puntare su un’auto usata, ben sapendo di non dover necessariamente rinunciare a caratteristiche importanti come affidabilità ed efficienza. E si tratta di una situazione che coinvolge un numero sempre maggiore di persone: sono infatti ben quattro su dieci gli italiani che puntano su un veicolo di seconda mano, secondo quanto registrato da una ricerca di Aretè, azienda di consulenza strategica del settore automotive.
Lo studio ha messo in evidenza anche quali sono le motivazioni all’origine di questa scelta. Il 34% lo fa per ragioni economiche, mentre il 22% agisce in questo modo perché comprare una vettura di categoria superiore a quella attuale a un prezzo vantaggioso. Ci sono però anche utenti che desiderano effettuare un investimento più basso per timore di andare incontro a un furto e doverci rimettere troppo.
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Le auto usate piacciono sempre di più: cambiano le scelte degli italiani
Puntare su un’auto usata ora permette inoltre di usufruire di un vantaggio in più sul piano economico. Il Decreto Sostegni Bis approvato recentemente dal Governo Draghi ha messo a disposizione 40 milioni di euro di incentivi per una vettura di seconda mano di ultima generazione. Il provvedimento sembra avere soddisfatto le aspettative di molti italiani: quattro su dieci sembrano essere intenzionati a valutare l’idea di comprare un modello usato.
Dall’analisi emerge inoltre come sia cambiato il modo di agire degli acquirenti che si trovano in procinto di acquistare una vettura. In diversi, infatti, sembrano propensi a procedere online, un sistema che si è diffuso in maniera ampia nel pieno del lockdown quando non era possibile muoversi a causa delle restrizioni. Otto su dieci, invece, sembrano propensi a farlo rivolgendosi a un concessionario di fiducia, che può soddisfare anche eventuali dubbi. Il 10% non avrebbe problemi ad affidarsi a un privato, mentre il 7% prenderebbe in considerazione le offerte delle società di noleggio.