Hamilton, penalità a Silverstone troppo lieve: Ecclestone spiega il motivo

Giusti i 10 secondi di penalità presi da Hamilton per l’incidente con Verstappen a Silverstone? C’è chi pensa che siano pochi come sanzione.

Bernie Ecclestone
Bernie Ecclestone (Getty Images)

La gara di Formula 1 a Silverstone è andata in archivio, ma non sono archiviate le discussioni sull’incidente tra Max Verstappen e Lewis Hamilton. E sono destinate a proseguire ancora per un po’.

C’è chi incolpa unicamente il pilota Mercedes per quanto successo e chi invece quello Red Bull. Ovviamente non manca chi riconosce responsabilità per ambedue le parti. L’episodio si presta a più interpretazioni, anche se comunque i commissari di gara hanno stabilito la colpa del sette volte campione del mondo di F1 punendolo con 10 secondi di penalità. Nonostante la sanzione, però, ha vinto lo stesso.

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F1 GP Silverstone, il parere di Ecclestone sull’incidente Verstappen-Hamilton

Lewis Hamilton
Lewis Hamilton (Getty Images)

Bernie Ecclestone, ex boss della Formula 1, in un’intervista a Sportsmail ha espresso il suo punto di vista su quanto avvenuto domenica a Silverstone: «Un tempo lo avremmo definito un incidente di gara. È chiaro che entrambi stavano facendo del loro meglio con l’obiettivo di vincere il campionato. Però se gli steward non l’hanno considerato in questo modo, allora avrebbero dovuto dare a Lewis una penalità superiore ai 10 secondi. Sarebbero dovuti essere almeno 30».

Ecclestone spiega perché la sanzione comminata a Hamilton non è sufficiente, visto il danno fatto nei confronti di Verstappen: «Non era davanti al momento del contatto, era indietro di quasi una macchina e per questo lo ha colpito dietro. La punizione di 10 secondi non corrisponde alla scorrettezza fatta. Non è stata data una sanzione sufficiente».

Il manager britannico pensa che sarebbe servito il pugno più duro con il driver della Mercedes. Come lui la pensano in molti, soprattutto in casa Red Bull ovviamente…

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