La direzione del campionato di Formula 1 sta pensando a una soluzione d’emergenza per non perdere una tappa del mondiale e garantire 23 gare
La notizia adesso è ufficiale: per il secondo anno consecutivo l’Australia sarà costretta a rinunciare ai principali appuntamenti motoristici della stagione, Formula 1 e MotoGP.
Australia, salta il GP di Formula 1
La decisione, molto sofferta, è stata confermata ieri dagli organizzatori del Gran Premio di Formula 1 di Melbourne e da quelli del MotoGP di Philip Island. Ma in Formula 1, dopo numerosi cambiamenti di calendario resi necessari da diverse cancellazioni e rinvii, non hanno alcuna intenzione di rinunciare a una delle tappe del mondiale che al momento conta 23 gare.
“La nostra volontà è quella di garantire non meno di 23 appuntamenti per questa stagione – ha dichiarato Stefano Domenicali, presidente e amministratore delegato di Formula 1 – e per questo stiamo lavorando a diverse soluzioni pratiche e sostenibili”.
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Le alternative all’Australia in F1
Il GP di Australia era in programma il 21 novembre nella sua storica sede di Albert Park che, come lo scorso anno, resterà deserta e perderà diverse altre gare importanti del calendario automobilistico. La stretta del governo australiano alle norme per il contenimento della pandemia sta di fatto paralizzando le competizioni. Si tratta del quarto evento cancellato dal calendario di questa stagione di Formula 1 dopo Cina, Canada e Singapore.
Le alternative non sono molte: difficile doppiare il GP di São Paulo che è economicamente in difficoltà con un solo evento, figurarsi con due. Interlagos era la tappa prima di Melbourne, quella successiva è Jeddah, un circuito cittadino: difficile che si possa pensare di recuperare la data mancante in uno degli eventi più problematici in assoluto. Restano le idee di una doppia data a Monza o Suzuka, le uniche due sedi che hanno a disposizione una settimana di buco dopo gli eventi già programmati rispettivamente il 12 settembre e il 10 ottobre. Il circus da Monza si sposterebbe a Sochi in una sola settimana, mentre da Suzuka dovrebbe volare a Austin… molto più complicato.
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Una sede nuova: Italia, Germania o Bahrain
Altra soluzione è semplicemente quella di sostituire l’Australia con un’altra sede, nuova: così come era stato fatto lo scorso anno con Imola e Mugello. Ma il fatto che si debba correre a novembre complica tutto. Una delle opportunità era la Germania, Nurburgring o Hockenheim, con tutte le incertezze meteorologiche del caso. Un’altra alternativa sarebbe tornare in Bahrain al Sakhir, dove la stagione è cominciata il 28 marzo scorso.