Il ministro della Transizione ecologica Cingolani: “Transizione green sarà un bagno di sangue”. Un allarme che preoccupa: i motivi
“Un bagno di sangue”. Così definisce la transizione ecologica il Ministro competente, Roberto Cingolani. Un messaggio inquietante, lanciato oggi in un’intervista a “La Stampa”. Annunciati una serie di cambiamenti radicali per modificare il sistema e portare a compimento la “rivoluzione green” che fa parte del programma di Governo e che, in sostanza, ha permesso la nascita del governo Draghi in quanto fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle. Un profondo cambiamento nell’ecosistema dei trasporti e della sostenibilità che coinvolge in primo piano il mondo della mobilità privata e dei trasporti.
La vendita di auto elettriche prosegue a gonfie vele, e già solo per questo è diventata impellente la necessità di adeguare le infrastrutture per la ricarica dei veicoli. Questo l’aspetto dal quale parte Cingolani, che spiega come saranno implementate le nuove stazioni: “Vogliamo aggiungere altre 29mila colonnine a quelle già esistenti. Fondamentale, però, che l’Italia diventi autonoma per la produzione delle batterie”.
Leggi anche – Auto a benzina e diesel, stop alla vendita: i 9 Paesi UE che l’hanno chiesto
A tal proposito Stellantis sta allestendo una fabbrica per la creazione delle batterie per auto elettriche, ma non è ancora certo che lo stabilimento sorgerà in Italia. E’ ciò che il ministro auspica: “Vogliamo che la Gigafactory nasca in Italia. Toccherà agli imprenditori decidere dove è meglio che l’impianto venga costruito”. Cingolani non gira intorno al problema: “Ci saranno tantissimi cambiamenti da fare, radicali e costosi per tutti. L’obiettivo della transizione ecologica deve essere raggiunto, ma ci riusciremo solo se agiremo insieme”.
In sostanza l’Italia deve fare la sua parte e aspettare che anche gli altri paesi si muovano nella stessa direzione. Ma a cosa si riferisce il “bagno di sangue” descritto da Cingolani? Il ministro ha spiegato che gli investimenti sull’elettrico porteranno a un aumento dei costi sulla Co2 e i carburanti normali, che sono largamente diffusi. Ad esempio, un primo impatto arriverebbe sulla bolletta elettrica.
Una Vespa molto speciale, nata da una collaborazione fuori di testa. I due giganti Piaggio e FIAT…
La Smart è una microcar conosciutissima, ma anche la Fiat ha avuto la 'sua' Smart.…
Ormai la tecnologia ha reso possibili cose che pochi anni fa potevamo solo sognarci. Questo veicolo…
Ogni anno vengono prodotte automobili nuove da far valutare ai tanti clienti che vantail mercato…
Tutti quanti, chi più e chi meno, conosciamo il marchio Dacia. Non è l'unico, però,…
Il tuo agente assicurativo ha un guadagno a dir poco interessante! Ogni volta che qualcuno…