Jean Alesi, che fine ha fatto il pilota della Ferrari prima di Schumacher

La storia e l’attività attuale di Jean Alesi, che si è fatto amare al di là dei risultati sulla Ferrari numero 27

Jean Alesi con la Ferrari numero 27
Jean Alesi con la Ferrari numero 27

I tifosi Ferrari hanno amato Jean Alesi al di là dei risultati. Famiglia originaria di Alcamo, con un elegante accento francese e profondi occhi azzurri, Alesi ha chiuso la carriera con 201 gran premi disputati e una sola vittoria. Il bilancio complessivo parla di altri 32 podi e 241 punti, quando per ottenerne uno bisognava arrivare tra i primi sei.

Il debutto è sorprendente. Sul circuito Paul Ricard, nel 1989, prende il posto di Michele Alboreto sulla Tyrrell per un conflitto di sponsor. Parte a metà griglia, arriva quarto dietro Prost, Mansell che ha completato una rimonta strepitosa dopo un incidente in avvio, e Patrese.

Alesi si divide ancora fra Formula 1 e Formula 3000, serie in cui diventa campione a fine stagione. Rimane in Tyrrell anche nel 1990, poi a fine stagione passa in Ferrari.

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Gli anni in Ferrari, molto amore e una sola vittoria

Jean Alesi con la Ferrari numero 27
Jean Alesi con la Ferrari numero 27

Alesi da tutto, al volante di una Ferrari numero 27 che però gli consente poche soddisfazioni. Lui comunque mostra ottimismo e fiducia, e il popolo della Rossa gradisce.

Il 1994 è un anno migliore. In qualifica, ottiene due prime file in Germania e in Canada e una pole position a Monza. L’Autodromo si trasforma in una marea di passione in rosso, ma il rosso è il colore dell’allarme per il problema alla trasmissione che lo costringe al ritiro.

Nel 1995 firma in Canada la sua unica vittoria in Formula 1. E’ il momento più alto della sua carriera e del suo amore ricambiato per la Ferrari. Il più intenso, però, coincide con la seconda delusione consecutiva a Monza. Quando Alesi piange ai box in mondovisione, i ferraristi gli si stringono intorno in un virtuale abbraccio.

In quegli ultimi due anni in Ferrari, Alesi chiude il Mondiale al quinto posto. Poi passa alla Benetton, mentre completa il percorso inverso il campione del mondo che avrebbe cambiato il futuro della Ferrari: Michael Schumacher.

Dopo due stagioni in Benetton, ha gareggiato per Sauber, Prost e Jordan prima di concludere la carriera.

Si è concesso anche un’apparizione alla 500 Miglia di Indianapolis, ma è rimasto sempre legato al Cavallino. Anche per la presenza del figlio Giuliano nella Ferrari Drivers Academy.

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Che fine ha fatto: la Jean Alesi eSports Academy

Terminata la carriera di pilota, Jean Alesi è stato a lungo opinionista per le tv che hanno trasmesso i gran premi di Formula 1. Ha collaborato con la RAI, per il programma Pole Position, e con la francese Canal +.

Nel 2015 diventa ambasciatore della GT Drive, la scuola per piloti con sede sul circuito Paul Ricard a Le Castellet. Ovvero il tracciato su cui aveva debuttato in Formula 1, che dal 2018 è tornato a ospitare il GP Francia dopo gli anni a Magny Cours.

Proprio quell’anno, l’ex pilota Ferrari ha fondato la Jean Alesi eSports Academy, in cui è coinvolto anche Matteo Bobbi, componente fisso della squadra di Sky al seguito della Formula 1.

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