Olimpiadi Tokyo, al Quirinale Mattarella consegna la bandiera alle delegazioni. Le sue commosse parole: “Il nostro cuore è con Alex Zanardi”
Le Olimpiadi stanno arrivando (giornata inaugurale il 23 luglio) e la delegazione italiana è pronta a decollare per Tokyo. Come da tradizione, al Quirinale c’è stata la cerimonia di consegna dei tricolori ai portabandiera italiani. Si tratta di Elia Viviani e Jessica Rossi, e per i Giochi paralimpici Federico Morlacchi e Bebe Vio. È stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a consegnare le bandiere che gli alfieri sventoleranno a Tokyo il giorno della cerimonia di apertura.
Per Mattarella è stata l’occasione per ricordare Alex Zanardi, il campione olimpico ed ex pilota, fermato da un grave incidente un anno fa. Anche lui avrebbe dovuto partecipare alle Olimpiadi di Tokyo, confermandosi di nuovo come uno dei punti di forza della squadra italiana. La lunga e difficile convalescenza, invece, non gli consentirà di essere a Tokyo. Zanardi è impegnato in una competizione molto più importante e difficile, quella dell’ennesimo ritorno alla vita e al pieno affetto dei suoi cari e dei suoi tantissimi ammiratori.
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Zanardi, il saluto di Mattarella in vista delle Olimpiadi: “Il nostro cuore è con lui”
Tra questi c’è proprio Sergio Mattarella, che anche in passato ha sottolineato di essere un grande tifoso di Zanardi. “Sarà un’Olimpiade anomala a causa del rinvio di un anno – ha detto il presidente della Repubblica – che vivremo con particolare emozione. Il nostro pensiero va ad Alex Zanardi, il nostro cuore è con lui”. Per Mattarella il 23 luglio, giorno della cerimonia inaugurale, sarà anche quello del suo 80esimo compleanno.
Anche per questo i 200 delegati, capitanati dai due presidenti di Coni e Cip Giovanni Malagò e Luca Pancalli, hanno promesso al presidente una dedica speciale. Su Zanardi si è espresso anche il presidente del Comitato italiano paralimpico: “Alex sarà con noi, ugualmente. Lo posso garantire – ha spiegato Pancalli a margine della cerimonia – lui fa sempre parte della grande famiglia paralimpica italiana, anche se la vita gli ha chiesto drammaticamente un altro pit-stop da cui sta tentando di uscire”.
