Incredibile finale nel Road America della stagione Indycar che vede Newcomer, fino a quel momento grande protagonista della corsa, beffato da un problema tecnico a due giri dal termine
Ci sono solo due giri da concludere, due passaggi che separano Josef Newgarden dalla sua prima vittoria stagionale in Indycar dopo tantissimi piazzamenti importanti. Ma sul più bello, quando l’impresa è a un passo arriva la beffa…
Newgarden aveva fatto tutto per bene. Era partito benissimo dalla pole position conquistando la leadership della corsa accumulando anche un discreto vantaggio. Resistente a diversi attacchi anche piuttosto vivaci, a un paio di ripartenze non facili, a qualche doppiaggio complicato Newgarden arriva a due giri dal termine con un bel vantaggio. Ma la gara viene sospesa, raggruppando i piloti.
Al momento della ripartenza il motore di Newgarden, clamorosamente, si inceppa e la macchina si inchioda proprio sul più bello. Per Alex Palou è un gioco da ragazzi superare Newgarden e andare a conquistare la seconda vittoria di stagione davanti a Colton Herta e Will Power.
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Newgarden arriverà arrancando al traguardo solo 21esimo, furioso ma incolpevole di quello che si è poi scoperto essere stato un failure elettronico Una vittoria fortunosa per Palou, che è il primo a riconoscere i meriti della sorte: “Mi dispiace per Newgarden che avrebbe meritato il successo – dice il vincitore – ma una vittoria è una vittoria. Nelle statistiche accanto al mio successo non metteranno un asterisco per ricordare che sono stato fortunato. In fondo ho spinto al massimo per arrivare a ridosso del primo posto. Mi sono limitato a cogliere una ottima occasione”.
Merita una nota particolare l’eccellente quinto posto di Romain Grosjean, sempre più a suo agio in Indycar mentre spiccano ben tre vetture della Chip Ganassi – Palou, Dixon (quarto) ed Ericsson (sesto) – nelle prime sei posizioni.
In classifica generale la vittoria vale il primo posto in classifica per Palou che scalza O’Ward: 349 punti per il pilota Chip Ganassi seguito da O’Ward, nono al traguardo (321) e Scotti Dixon (296).
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