Una Mini del ’93 diventa totalmente elettrica: il motore installato è quello di una city car. La trasformazione
La Mini classica è una delle auto simbolo, soprattutto per l’Inghilterra. E’ la vettura utilizzata da “Mr. Bean“, il comico per eccellenza nel Regno di Sua Maestà Elisabetta II, ma è anche e soprattutto un pezzo di storia d’Oltremanica. E così, per conservare la tradizione, London Electric Cars ha deciso di agire in modo diretto, rendendo la piccola citycar il più attuale possibile. Già, ma come? Modificando, di fatto, il “cuore” dell’auto, trasformandola secondo le esigenze del 2021 in tema di ecosostenibilità.
E così, come spiega Formula Passion, se la carrozzeria della Rover Mini del 1993 è quella originale, nemmeno minimamente toccata, tutta la parte relativa al motore è stata completamente rivista e modificata. Via il propulsore a benzina quattro cilindri, al suo posto il motore attualmente montato sulla Nissan Leaf, completamente elettrico.
Montata una batteria da 20 kWh che garantisce circa 112 km di autonomia, piazzate tra sedili posteriori e bagagliaio, decisamente sufficienti per muoversi in città, per un costo tutt’altro che economico. Per la sola conversione, infatti, bisogna mettere in preventivo una spesa di 25mila sterline (poco meno di 30mila euro al cambio attuale).
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Mini elettrica, le parole del fondatore di London Electric Cars
Una vera e propria opera ecologica, perché anche le batterie ed il motore sono riciclate da vecchie vetture e quindi tutt’altro che nuove. Soluzione, questa, che permette ai clienti di poter far installare – con un piccolo sovrapprezzo sul costo iniziale – una batteria più potente.
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Matthew Quitter, il fondatore di London Electric Cars, ha anche spiegato il motivo del focus sulla Mini. “Sono un grande appassionato di vetture classiche – ha detto – e non potevo non concentrarmi sulla mini. Per gli abitanti della metropoli abbiamo come obiettivo il permettere accessibile un grande classico con questa conversione. Vogliamo contribuire così alla riduzione dell’inquinamento“.