Leclerc grande uomo squadra in Ferrari, un giornalista della Formula 1 paragona Charles al leggendario Gilles Villeneuve e spiega i motivi.
La Ferrari crede molto in Charles Leclerc e, non a caso, lo ha blindato contrattualmente fino al 2024. Il monegasco ha un grande talento e lo ha dimostrato in questi anni in Formula 1.
Sicuramente con una monoposto vincente potrebbe giocarsi il titolo. Finora non ha potuto farlo e la sua speranza, come della scuderia di Maranello, è di poter finalmente competere alla pari con i migliori nel campionato 2022 quando ci sarà il cambio regolamentare in F1.
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Formula 1, elogi a Leclerc: paragonato a Villeneuve
Un vero e proprio attestato di stima per Leclerc è arrivato dal giornalista Davide Tremayne, il quale, sul sito ufficiale della Formula 1, ha fatto un paragone importante sul monegasco: «Charles mi ricorda in qualche modo Gilles Villeneuve. Ha la stessa faccia da bimbino che ti permette di scorgere il bambino dentro l’uomo che una volta sognava così in grande. Possiede una calma che nasconde una passione innata, ma quando entra nell’abitacolo diventa una tigre».
Secondo Tremayne il pilota monegasco è paragonabile a Gilles Villeneuve, leggenda che ha corso per la Ferrari, e spiega i motivi. Il giornalista prosegue negli elogi: «Ritengo esemplare come ha gestito la delusione a Monaco. Soffriva profondamente, sapendo di aver fatto un errore. Comunque è andato in griglia per l’inno nazionale e poi sotto la tribuna per celebrare il secondo posto del compagno di squadra Carlos Sainz. Come Villeneuve è un uomo squadra in tutto e per tutto».
Proseguono le similitudini tra Leclerc e Villeneuve, che hanno in comune delle caratteristiche importanti: «Come lui, sa ottenere il meglio da macchine non buone. Lo scorso anno ha mostrato lo stesso spirito e capacità di spingere nonostante non avesse una monoposto non competitiva. Condividono anche la stessa umanità. Gilles era sempre gentile e disponibile, ma era anche il critico più aspro di sé stesso. Anche Charles è brutalmente onesto con me stesso. La F1 ha bisogno di lui. Ha lo spirito combattivo che ai fan piace».